CETRARO (Cs) – Con il progetto “CetraaMare”, approvato dalla giunta comunale guidata dal sindaco Ermanno Cennamo, il Comune di Cetraro partecipa all’avviso pubblico della Regione Calabria n. 10358 del 20 luglio 2023 con lo scopo di ottenere fondi da spendere per “migliorare gli standard dell’offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione sostenendo la promozione, la qualificazione e la realizzazione di eventi culturali in grado di mobilitare significativi flussi turistici”.
Il progetto punta a “valorizzare gli spazi urbani le reti protette come la Baia delle Sirene e la Scogliera dei Rizzi che fanno parte della Rete Natura 2000 e dei Parchi Marini e si svilupperà anche nelle piazze principali per far conoscere l’architettura, la storia e la civiltà Brettiia all’interno del Museo civico”.
Saranno migliorati “gli elementi paesaggistici protetti in piena sintonia con il Piano regionale di sviluppo sostenibile, infatti le zone suddette sono raggiungibili da mare con pedalò ed imbarcazioni ed hanno già visto l’esibizione di eventi di carattere regionale”.
Per quanto riguarda il Museo dei Brettii, sede del museo civico e della biblioteca comunale “si punta al valorizzare i reperti archeologici unici in Calabria, ritrovati proprio nel territorio di Cetraro”.
Il piano economico complessivo del progetto “CetraaMare” è di 26.600 euro, di cui 20.000 euro, che in caso di approvazione saranno finanziati dalla Regione Calabria, mentre i restanti 6.600 saranno stanziati dal Comune di Cetraro.
Nella delibera di giunta n. 125 del 28 settembre 2023, inoltre, si sottolinea che:
“Il Comune di Cetraro, quale “soggetto proponente” possiede i requisiti di ammissibilità indicati al punto 2.2. dell’Avviso pubblico dal momento che: dispone della capacità economico-finanziaria per soddisfare le condizioni previste dall’Avviso citato, ovvero che allo stato attuale, è nelle condizioni di apportare risorse finanziarie secondo le indicazioni di cui al piano finanziario”.
Un dato che stride fortemente con il predissesto, dichiarato dall’ente a causa dei debiti contratti per circa cinque milioni di euro, e che obbliga il Comune ad un regime di austerity della spesa pubblica e a un salasso per i cittadini, costretti a pagare tasse e tributi ai massimi livelli per risanare il debito.
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