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Dal 19 al 22 ottobre il festival “Innesti di futuro: paesi che erano, paesi che saranno”

Roseto Capo Spulico si appresta a vivere un appuntamento di quattro giorni che presenterà un paniere di esperienze innovative

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ROSETO CAPO SPULICO (Cs) – Un Festival che ancora non c’è mai stato, che scruta il futuro  con la consapevolezza del passato nel cuore, tra innovazione e tradizione, all’insegna della valorizzazione delle diverse abilità a partire da quelle che la dimensione “paese” genera e custodisce, costruito dal basso con il contribuito di tutta la comunità territoriale: è questa la visione creativa e valenza evocativa di Innesti di Futuro – Paesi che Erano, Paesi che Saranno, evento che concretizza la tappa finale del lungo, articolato e ricco percorso intrapreso dal progetto Innesti di Comunità – Roseto: il Borgo delle diverse abilità, organizzato da Netural Coop e dal Comune di Roseto Capo Spulico.

Grazie alle risorse connesse al Bando per il sostegno di progetti di valorizzazione dei Borghi della Calabria, risalente al 2018, intercettate dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Rosanna Mazzia, Roseto Capo Spulico si appresta a vivere un appuntamento di quattro giorni che presenterà un paniere di esperienze innovative la cui essenza vibra sulla lunghezza d’onda emotiva propria di chi guarda all’universo “Paese” come dimensione visibile dell’essere, senza dimenticare la ricchezza esperienziale, empatica ed emotiva che deriva dalla cultura della ruralità, propria della storia del territorio.

Il ricco programma si compone di passeggiate esperienziali, tavole rotonde, cene di comunità, laboratori di artigianato futuristico e sessioni di scrittura digital-dialettale per immergersi nella vita di paese e riflettere insieme sul futuro della ruralità, consci del passato, consapevoli del futuro.

Il Festival, che avrà luogo dal 19 al 22 ottobre, vedrà le diverse attività in programma dislocate nei luoghi più evocativi e ameni di Roseto Capo Spulico.

Giovedì 19 ottobre le danze si apriranno con un evento mattutino dedicato alle scuole, per poi proseguire nel pomeriggio con un laboratorio artistico di Comunità a cura del Collettivo More, seguito dalla conferenza stampa di presentazione del Festival e dalla proiezione di un film.

Venerdì 20 ottobre si entra nel pieno delle attività con un’azione di educazione ambientale legata alla pulizia delle spiagge a cura di Lega Ambiente.

Nel corso della giornata sarà possibile partecipare alla vestitura a festa del Borgo di Roseto Capo Spulico, o seguire i laboratori quali quello di scrittura poetica ed incursioni dialettali attraverso l’esplorazione del borgo di Emiliano Cribari, i laboratori sartoriali per ripensare i corredi del passato attraverso innesti di creatività a cura dell stilista Betty Concept.

Il venerdì del festival di concluderà con la presentazione dell’opera di Marco Cribari “La cura della Pioggia”, a cui seguirà un incontro di “Cibosofia”, cioè filosofia del cibo, dedicato alla tavola di Federico II tra tradizione e innovazione, con degustazione, a cura del Maestro Chef Federico Valicenti.

Sabato 21 ottobre sarà una giornata densa di laboratori e tavole rotonde: dalle incursioni techno vintage con i laboratori di artigianato futuristico per dare nuova vita a tecnologie antiquate, forti della presenza di Fayda.exe, al laboratorio di narrazione digitale con albi illustrati per grandi e piccini, arricchito dalla presenza di Inthemiddle.

Ivan Iosca di La Capagrossa Coworking sarà invece ospite dell’appuntamento dedicato al riutilizzo della plastica riciclata grazie alle stampanti 3D. Nicola Barbuto e Laura Cantarella saranno protagonisti di un talk dedicato ai nuovi modi di raccontare i paesi per immagini, oltre le retoriche dell’abbandono e della solitudine.

Non mancheranno le passeggiate esperienziali alla scoperta del Borgo di Roseto Capo Spulico e della campagna rosetana tra erbe spontanee, edibili e antiche tradizioni, momento reso ancora più speciale dalla presenza di Massimiliano Capalbo.

La giornata si concluderà con due momenti di vita e riflessione sulla comunità: il primo, con Filippo Tantillo e Rita Elvira Adamo, sarà un talk dedicato ai paesi e al cambiamento; il secondo invece sarà un’esplosione di festa con una cena di comunità che, forte della presenza del Gruppo Folk di Castrovillari, si trasformerà in una serata di musiche e balli tra i vicoli del paese.

Domenica 22 ottobre, il festival si chiuderà con una tavola rotonda dal titolo “Ripensare i paesi” con racconti, idee e testimonianze dai paesi per una nuova idea di futuro delle aree interne. Vi parteciperanno Rosanna Mazzia, Guerino Nisticò, Silvia Salmeri, Tullio Romita, Gianfilippo Mignogna, Elena Console, Faida.exe, e Borghi Autentici.

Nel corso della manifestazione sarà possibile visitare dei veri e propri “Angoli di Futuro”, disseminati per tutta la cittadina di Roseto Capo Spulico:

–  RARE MEMORIES – Tributo alla città di Roseto: attraverso l’utilizzo di materiale audiovisivo d’archivio, processato con software a nodi, l’installazione restituirà all’utente un’esperienza immersiva nei ricordi di un futuro arcaico – A cura di: Fayda.exe – Presso Museo Etnografico

–  PIANTE CHE RISUONANO – Installazione sperimentale che coniuga tecnologia e natura, per dare vita ad una esibizione ibrida che utilizza l’interazione tra il mondo vegetale e quello umano costruendo sonorità inedite – A cura di Mario di Mauro – Presso Piazza Serbatoio

DYI (Doing Yourself in) – Crea la tua maglietta del Festival! –  Un corner speciale per creare magliette personalizzate con il simbolo del Festival – A cura del Collettivo More – Presso Piazza Roberto Il Guiscardo

–  CON I FIORI – VISUAL POETRY MAPPING – Installazione visiva per affidare alle mura le parole raccolte nei laboratori poetici del festival – A cura di InTheMiddle – Presso Atrio Castrum Roseti

LA CAMERA AL BUIO – ESPERIENZA IMMERSIVA – Un’esperienza incredibile per rendere visibile l’invisibile – A cura di Elena Console – Presso Sala Verdi

PIANTE CHE RISUONANO – INSTALLAZIONE ELECTRO-VEGETALE – Installazione sperimentale che coniuga tecnologia e natura, per dare vita ad una esibizione ibrida che utilizza l’interazione tra il mondo vegetale e quello umano costruendo sonorità inedite – A cura di Mario Di Mauro

VINILE JUKEBOX – Esposizione retrò di giradischi e juke box d’epoca e selezioni musicali dedicate – A cura di Fabio Anaclerio Presso Piazza Niccolò Converti

Inoltre, in occasione del Festival, il borgo di Roseto Capo Spulico ospiterà il designer del suono Alessandro Rizzo, che immergendosi nella vita del borgo ed esplorandone i vicoli e le piazze avrà l’opportunità di registrare i suoni che lo caratterizzano, rielaborandoli in un processo creativo unico che diventerà latraccia sonora del paese.

Dunque un festival ricchissimo di stimoli, visioni, idee, proposte esperienziali, nato dalla creatività locale e dalle “Diverse abilità” proprie dei cittadini di Roseto Capo Spulico, e reso concreto dall’impegno e dalla passione di Netural Coop e del Comune di Roseto Capo Spulico.