PAOLA (Cs) – Ancora una volta, a poche settimane di distanza dalla drammatica situazione vissuta nei mesi scorsi, i lavoratori forestali non riescono a percepire lo stipendio per i noti intoppi burocratici sorti dal famigerato pignoramento dell’Agenzia delle Entrate al Tesoriere del Consorzio di bonifica.
Il delegato sindacale Renato Vilardi si appella all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.
Vilardi, in particolare, interviene con una nota stampa: «Faccio una piccola cronistoria per dare l’idea dei problemi che affliggono quotidianamente migliaia di lavoratori forestali, a causa del ritardo nel pagamento delle mensilità.
Come ben ricorderete, nel mese di aprile 2023, l’Agenzia delle entrate ha notificato al Consorzio di bonifica Valle Lao di Scalea e alla sua tesoreria presso la banca Bper, un pignoramento di circa 2.400.000 euro, per tributi non versati.
Per effetto di questo pignoramento, tutto ciò che era nella disponibilità economica dell’ente, tra cui il TFR e gli stipendi dei lavoratori, vengono bloccati.
Stesso pignoramento è stato notificato alla tesoreria regionale, che non ha potuto fare il trasferimento delle mensilità.
Dopo diversi incontri tra sindacati ed entipreposti, si è chiesto all’assessore. alla forestazione on. Gallo un incontro, nel quale è stato deciso che il consorzio di bonifica avrebbe dovuto fare ricorso, in quanto gli stipendi dei lavoratori non sarebbero dovuti essere pignorati.
Cosi il consorzio, tramite un suo legale, si è appellato e nell’attesa dell’udienza fissata per giorno 4 ottobre 2023, il dipartimento ha potuto emanare finalmente i mandati di pagamento delle tre mensilità. Tutto questo dopo mesi di buio totale.
Intanto passano i mesi e nell’attesa della sentenza per giorno 4 ottobre 2023, la Regione blocca di nuovo il pagamento, con la motivazione che per pagare la mensilità di agosto bisogna aspettare che esca la sentenza.
Il sindacato suggerisce con forza che si potrebbe usare la stessa procedura delle mensilità precedenti, senza però ottenere risultati.
Intanto è arrivato giorno 4 ottobre 2023, il giudice si riserva di dare sentenza entro il mese di ottobre. Quindi i tempi si allungano ulteriormente, tutto ciò senza tener conto dei disagi che sono costretti a subire gli operai insieme alle loro famiglie.
Come delegato sindacale, in rappresentanza di tutti gli operai, chiedo all’assessore Gallo di sbloccare al più presto tale impasse per dare respiro a quanti in questo momento soffrono le tante difficoltà che li affliggono», conclude Vilardi.