Il dirigente medico Maria Teresa Manes

PAOLA (Cs) – Si è concluso con successo il Congresso di Cardiologia Alto Tirreno cosentino, tenuto il 6 e 7 ottobre, presso l’Auditorium del Complesso S. Agostino a Paola, e giunto alla sua terza edizione https://www.calabriainchieste.it/2023/10/03/a-paola-il-congresso-di-cardiologia-alto-tirreno-cosentino-due-giorni-di-lavori-con-esperti/

Diversi, e qualificanti gli interventi registrati nel corso della due giorni rivolta a medici chirurghi specialisti  nei vari settori (cardiologia, diabetologia, anestesia, angiologia, endocrinologia, nefrologia, urologia, neuroradiologia, medicina interna, malattie metaboliche, medicina fisica e riabilitativa ecc).

Particolarmente interessante l’intervento di Ercole Cosentino, direttore sanitario Ospedale spoke Paola – Cetraro Asp di Cosenza nel corso del quale è stato posto l’accento sui lodevoli risultati raggiunti dall’Uoc Utic Cardiologia di Paola, di cui è dirigente medico la dottoressa Maria Teresa Manes. 

I numeri non mentono, e negli ultimi anni l’attività della cardiologia è triplicata, in quantità e qualità.

E un ulteriori impulso al lavoro già portato avanti con dedizione e sacrificio da tutto il reparto – attraverso  l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia – lo darebbe senza alcun dubbio l’Emodinamica. I lavori per rendere fruibile il servizio dovrebbero essere consegnati a breve e, in tal senso, il commissario Cosentino – durante l’intervento registrato al Convegno – ha auspicato in un’attivazione celere. 

Con l’Emodinamica l’Uoc Utic Cardiologia di Paola diventerebbe una vera eccellenza della sanità calabrese. 

Già all’atto dell’inaugurazione del servizio (poi sospeso per consentire l’ultimazione dei lavori in reparto) era stato evidenziato come lo stesso porterebbe alla risoluzione di diverse problematiche legate a patologie cardiologiche complesse senza aggravio di spesa per il bilancio dell’Asp.

Anzi, già dopo il primo anno produrrebbe un notevole risparmio in considerazione della riduzione delle liste di attesa degli ospedali Hub per l’esecuzione di coronarografie in regime ordinario che sono lunghissime e che incentivano l’esodo extra-regionale.

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