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Consorzi di Bonifica, l’ira di Occhiuto: «Stipendi per i dirigenti di 180mila euro all’anno, assegni ad personam, sprechi di ogni genere»

«Stiamo tirando fuori la polvere sotto il tappeto: i lodi arbitrali, le assunzioni per capire se sono state in quale modo pilotate io li darò anche alle Procure»

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Il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto

CATANZARO – Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto parte con “l’operazione verità” sui Consorzi di bonifica calabresi, denunciando stipendi per i dirigenti di 180mila euro all’anno su un costo totale aziendale di 240mila euro, assegni ad personam e sprechi di ogni genere.

Occhiuto annuncia, poi, che trasmetterà alle Procure i dati degli stipendi d’oro dei dirigenti.

«Avevo detto che l’avrei fatta dopo l’approvazione della legge di riforma dei Consorzi di bonifica. Oggi – prosegue Occhiuto – cominciamo a farla, e cominciamo a farla dagli stipendi dei dirigenti dei Consorzi di bonifica.

Ho chiesto al commissario del Consorzio unico di bonifica Borrello – prima c’erano 11 Consorzi, ne ho fatto uno soltanto, per farlo ho dovuto minacciare di dimettermi – di tirarmi fuori i dati dei disciolti Consorzi di bonifica perché volevo capire cosa succedeva nei Consorzi quando vedevo i dipendenti sui tetti che minacciavano di buttarsi perché non percepivano gli stipendi da mesi e volevo capire cosa succedeva agli altri dipendenti, a cominciare dai dirigenti.

Ecco – prosegue Occhiuto mostrando alcune tabelle – cosa succedeva: che c’erano dirigenti che prendevano 180mila euro all’anno, costo del Consorzio 243mila euro, oppure 140mila euro all’anno, costo per il Consorzio 200mila euro, e c’erano addirittura degli assegni ad personamche si davano mensilmente. Sono tantissimi…

Ecco il costo dei dirigenti, dei quadri, degli impiegati, dei funzionari, era molto più alto del costo dei dipendenti che costano molto meno e che però non venivano pagati. Ecco perché in Calabria la pubblica amministrazione è stata zavorrata da questi comportamenti, ed ecco perché riformare la pubblica amministrazione, gli enti e i consorzi è così difficile: perché ci sono grumi di potere che, a volte in connessione anche con settori della politica, impediscono che le riforme si facciano.

No, io le riforme le faccio comunque, e anzi, poiché ho detto che questa operazione verità sui Consorzi di bonifica è appena cominciata, questi dati non li do solo a voi: questi dati, insieme ad altri che stiamo recuperando perché stiamo tirando fuori la polvere sotto il tappeto – i lodi arbitrali, le assunzioni per capire se sono state in quale modo pilotate – io li darò anche alle Procure della Repubblica perché verifichino le attività dei disciolti Consorzi di bonifica, che come gli altri enti della Regione devono dare servizi ai cittadini e – conclude Occhiuto – non devono essere intesi da chi li governa o fa il dirigente come mucche da mungere».