COSENZA – «Le polemiche strumentali sul Piano di dimensionamento Scolastico che dal Comune di Cosenza continuano a portare avanti intervenendo senza sapere di cosa parlano, evidentemente non avendo argomenti per cui ci si deve “inventare qualcosa” pur di fare “ammuina”, stanno diventando stucchevoli e di sicuro non sono utili alla nostra scuola né ai nostri ragazzi».
È questa la riflessione di Pina Sturino, Consigliere Provinciale delegata alla Pubblica Istruzione, che nel rispondere alla Consigliera comunale Chiara Penna sottolinea che «l’Amministrazione Caruso – evidentemente infastidita dai successi dell’Amministrazione Succurro – sta facendo di tutto per delegittimare un Piano, curato in prima persona dal Presidente Rosaria Succurro, che ha trovato largo consenso e plauso da parte di tutti».
La Consigliera Sturino rimanda al mittente le contumelie indirizzate dalla Penna al Presidente Succurro, perché «affermare che la sua azione non è rivolta alla salvaguardia del territorio vuol dire che non conosce né l’una né l’altro».
Nel merito della vicenda, la Sturino precisa che «sono state salvaguardate tutte le scuole, Convitto Nazionale compreso. Ne è prova la Conferenza d’Ambito con i Sindaci di sabato mattina, a margine dell’Assemblea sul Bilancio, nel corso della quale si è continuato a cercare gli spazi normativi per sanare alcune criticità. Un lavoro “in progress” dunque, portato avanti ben prima delle esternazioni del Sindaco di Cosenza».
Riguardo al Convitto Nazionale, pertanto, «è stata dirimente la valutazione fatta di concerto con gli Uffici della Provincia in materia di edilizia scolastica, che hanno verificato l’esistenza di spazi per garantire i servizi convittuali».
Il Sindaco di Cosenza e i suoi Consiglieri «pensassero invece alle condizioni delle scuole cittadine di loro stretta competenza. Ognuno di noi, quale rappresentante politico del territorio, dovrebbe imparare a lavorare per il bene dei cittadini, ed in questo caso delle comunità che è chiamato a rappresentare, con onestà intellettuale e senza pensare che ogni occasione possa essere buona per fare polemiche strumentali su situazioni che in questa faccenda non trovano fondamenta».
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