Il presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata nel denunciare alcune anomalie da verificare nello specchio d’acqua antistante il carcere di Pala, sottolinea come il vero lavoro per la lotta all’inquinamento debba iniziare proprio
«L’8 settembre 2023 – scrive Granata – c’erano arrivate delle segnalazioni di quello che avveniva, nei giorni scorsi, nei pressi del carcere di Paola, chiazze di mare sporco assolutamente da verificare».
E, poi «in data 11 ottobre, alle 16.30 ci sono state altre segnalazioni nei pressi del carcere di Paola dove sono state evidenziate altre anomalie nelle acque del tirreno cosentino, cambia l’increspatura dell’acqua e sembrerebbe che emerga qualcosa dal fondale».
Per arrivare alla prossima stagione «con un mare in condizione di attrarre turisti in questa nostra bellissima regione è necessario lavorare adesso. Da parte nostra siamo diventati punto di riferimento, non solo dell’ambito dei comuni della Valle del Crati che gestiamo direttamente ma anche dell’intera provincia e della Regione Calabria».
Granata informa che «arrivano segnalazioni da tutte delle parti della Calabria e che tutte pongano l’attenzione sulle problematiche presenti che vanno affrontate con determinazione e perseveranza. Serve con urgenza la definizione del piano d’ambito e delle acque e spendere con celerità i fondi comunitari, adottando i relativi controlli».
Infine: «L’inquinamento del mare va combattuto con una corretta gestione del processo depurativo, ripartendo dal mese di Ottobre e incontrando i Sindaci, le associazioni ambientaliste, i cittadini per promuovere una campagna di sensibilizzazione sui temi dell’ambiente».
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