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Anziano, invalido, malato di tumore: «Tac in ospedale solo l’8 gennaio, costretto a sborsare 300 euro dal privato»

Accade tutti i giorni in ogni parte della Calabria. E' questa la sanità che ci propina la politica regionale, sempre più incline al selfie e alla cerimonia o all'acquisto di auto di lusso

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Una corsia ospedaliera del San Francesco di Paola

PAOLA (Cs) – Anziano, invalido civile grave, affetto da tumore maligno al polmone: necessita di una tac total body urgente per iniziare la prescritta terapia, ma nessuna struttura pubblica è disponibile.

Prenotazioni chiuse tra gli ospedali di Paola e Cetraro, mentre la prima visita utile messa in rilievo sul portale del Centro unico di prenotazione dell’Asp cosentina è possibile effettuarla solo l’8 gennaio del 2024 e, peraltro, all’ospedale di Corigliano Rossano.

Al malcapitato, pertanto, tocca sborsare 300 euro della sua misera pensione per recarsi in una clinica privata cosentina.

Accade tutti i giorni in ogni parte della Calabria. E’ questa la sanità che ci propina la politica regionale, sempre più incline al selfie e alla cerimonia o all’acquisto di auto di lusso (https://www.calabriainchieste.it/2023/10/11/lasp-acquista-unauto-di-lusso-audi-a6-business-design-per-la-direzione-straordinaria-sono-queste-le-emergenze-della-sanita/) o al conferimento di questo o quell’incarico, a questo o quel raccomandato, mentre gli ospedali sono senza medici e senza strumentazioni.

«E’ possibile che debba spendere 300 euro per una tac total body?», denuncia l’uomo a Calabria Inchieste.

«Ho un tumore e devo iniziare la terapia, ma anziché ricevere aiuto mi ritrovo l’impossibilità a prenotare Tac a Paola e Cetraro, mentre la prima data utile per effettuare tale esame nella struttura pubblica è l’8 gennaio prossimo sullo Ionio.

Poi vengo a sapere che tramite gli amici degli amici c’è sempre chi viene infilato nelle liste, chiuse o aperte. Consiglio ai nostri giovani di andare via dalla Calabria; migrate, studiate o andate a lavorare fuori. La Calabria non ha futuro: la politica è malata e la gente vota coi paraocchi», conclude l’anziano.