SPEZZANO ALBANESE (Cs) – È stato un tripudio di presenze quello registrato a Spezzano Albanese per la visita del presidente della Repubblica albanese Bajram Begaj.

Una comunità in festa che ha accolto il capo di stato in maniera estremamente calorosa, a cui si sono uniti tanti cittadini albanese, residenti a Spezzano, a cui il presidente Begaj ha voluto rendere omaggio.

Nel programma spezzanese, il sindaco Ferdinando Nociti ha atteso il presidente davanti la sede municipale, assieme ai tanti sindaci del comprensorio e delle comunità arbëreshe, e percorso a piedi via Plebiscito fino a Palazzo Luci dove ha mostrato i lavori che l’amministrazione comunale sta eseguendo per il rifacimento dell’area e la trasformazione del Museo da virtuale e Museo di reperti. Il ritorno presso la sala consiliare ha visto l’esecuzione degli inni nazionali e il saluto ufficiale del primo cittadino Nociti il quale ha evidenziato il rapporto stretto che, soprattutto oggi, si consolida con la patria d’Albania. «Siamo orgogliosi – ha sottolineato Nociti – di ricevere il presidente Begaj nella nostra comunità. Insisto affinché iniziative del genere possano incentivare la promozione della cultura e della lingua albanese nelle scuole. Approfitto della presenza dei consiglieri regionali Giuseppe Graziano e Franco Iacucci – ha concluso – per chiedere di spendersi in difesa delle autonomie delle scuole di San Demetrio, Lungro e Spezzano Albanese».Ben 12 i sindaci con la fascia accorsi all’evento, di cui ben 9 di comunità arbëreshe, il tutto condito da canti eseguiti da Emiliana Oriolo accompagnata dai fratelli Scaravoglione.«Un rapporto che si rinsalda e diventa sempre più fiorente fra l‘Albania e le comunità arbëreshe – ha detto il presidente Begaj – anche grazie a questi incontri così partecipati. La Repubblica albanese – ha aggiunto – ha da sempre legami forti con l’Italia che è il nostro miglior partner. Auspichiamo sempre che le collaborazioni diventino più frequenti e durature».In chiusura, il sindaco Nociti ha voluto omaggiare il presidente, con un quadro dell’artista Nadia Martorano, e la moglie, con un oggetto in oro realizzato dall’orafo Stanislao Misurelli.