PAOLA (Cs) – Un errore grossolano – dovuto verosimilmente a superficialità o intrallazzi politici – a cui nessuno ha ancora posto rimedio, rischia di cancellare una storica e prestigiosa istituzione scolastica dell’hinterland paolano: il liceo Galileo Galilei di Paola (https://www.calabriainchieste.it/2023/10/19/presunta-svista-della-provincia-di-cosenza-il-liceo-galilei-di-paola-e-rimasto-senza-autonomia/).
E per scongiurare che tale drammatico scenario possa verificarsi, alla luce dell’errato piano di dimensionamento scolastico adottato dalla Provincia di Cosenza, oggi pomeriggio si è tenuta presso la sede della scuola paolana una partecipatissima assemblea di consiglio di istituto aperta a tutti.
Erano presenti, tra gli altri, l’Amministrazione comunale di Paola, nella persona del sindaco Giovanni Politano, che si è schierata apertamente, con forza e determinazione a fianco del liceo, la dirigente scolastica Sandra Grossi e la presidente del consiglio d’istituto Barbara Abruzzo.
Al termine di un articolato iter procedimentale, che si è concluso con la contestazione del piano di dimensionamento approvato dalla provincia di Cosenza, si è preso atto che il liceo “G. Galilei” di Paola, con all’attivo circa 490 studenti, non è stato stranamente accorpato a nessun altro istituto scolastico ricadente nel territorio paolano, lasciandolo così senza autonomia.
E ciò a differenza dell’istituto superiore Pizzini Pisani di Paola, con circa 640 studenti, che è stato invece accorpato all’Ipseoa di Paola, con circa 350 studenti per un totale complessivo di 950 studenti (Istituto superiore “Pizzini- Pisani”- Ipseoa di Paola) e anche a differenza di due istituti comprensivi, uno dei quali era già superiore a 600 studenti, che sono stati accorpati raggiungendo un totale di studenti superiore a mille (Istituto comprensivo “Bruno” e Istituto compresivo “Gentili” di Paola).
Invece, incomprensibilmente, l’unica scuola di Paola che è rimasta con un numero di studenti normativamente sotto soglia minima è il liceo Galilei.
E’ bene precisare che, tuttavia, l’iter procedimentale ha registrato nella giornata di sabato 14 ottobre scorso una proposta di dimensionamento presentata ai dirigenti scolastici dall’Ente Provincia di Cosenza, nella quale il liceo “G. Gallei” di Paola, prima della delibera del contestato Piano di dimensionamento, risultava abbinato all’indirizzo liceale del Liceo delle Scienze Umane con opzione Economico Sociale, con circa 127 studenti, afferente all’istituto d’istruzione superiore Pizzini — Pisani di Paola, superando con questa aggregazione la soglia minima degli “almeno” seicento studenti.
Ora, considerato che la città di Paola, come si evince dall’Osservatorio regionale per il diritto all’istruzione e allo studio della Regione Calabria, è un Comune con oltre 15mila abitanti quindi ad alta densità demografica e non presenta fragilità territoriali dal punto di vista socio-economico, è della massima evidenza che il Piano di dimensionamento «è illegittimo per la palese violazione, tra le altre, delle Linee guida della Regione Calabria, la cui concreta applicazione avrebbe potuto condurre, anche l’ente Provincia a ritenere perfino legittima la costituzione di un Polo Unico tra le scuole superiori della città di Paola, a salvaguardia dell’autonomia Scolastica nell’ambito dell’intero territorio paolano di riferimento».
Il piano è considerato «illegittimo» perché «è stato adottato in aperto contrasto con quanto disposto dalle Linee guida della regione Calabria e dalla delibera giuntale del Comune di Paola, nella parte in cui, proprio al fine di garantire la presenza di questi istituti Scolastici in seno al suddetto territorio di riferimento, è stato proposto l’accorpamento del liceo “G. Galilei” di Paola con l’Ipseoa di Paola, in considerazione del fatto che I.T.C.G. “Pizzini – Pisani” di Paola, come da sua precisa volontà espressa tramite apposita delibera del consigli d’istituto recepita nella delibera comunale, è comunque un Istituto scolastico che, anche singolarmente considerato, ha all’attivo un numero di studenti iscritti superiore alla soglia normativa minima dei seicento studenti».
La concreta attuazione della normativa vigente in materia e di quanto deliberato dalla giunta del Comune di Paola avrebbe quindi consentito di garantire, in tale ambito territoriale, la contemporanea presenza, per almeno un triennio, di due istituti scolastici e di due dirigenze, nonché le relative autonomie scolastiche nel rispetto del noto principio dell’equità numerica fra due Poli, scientifico e tecnico, così denominati dall’ente provincia.
Il Sindaco della Città di Paola, inoltre, con pec del 18 ottobre scorso ha inviato tempestivamente il rilievo alla provincia di Cosenza relativamente al Piano di dimensionamento presentato.
In virtù di quanto sopra detto, consiglio di istituto del liceo e amministrazione comunale di Paola hanno invitato la Provincia di Cosenza a voler rivedere, in autotutela, il piano di dimensionamento nelle parti espressamente contestate al precipuo scopo di continuare a garantire, conformemente al passato, al Liceo “G. Galilei” di Paola la propria indiscussa autonomia scolastica.
Si invita, contestualmente, la Regione Calabria ad intervenire con una rettifica d’ufficio del piano, proprio in considerazione della violazione delle linee guida regionali. E ciò se la Provincia non dovesse correggere il piano.
L’ente presieduto da Rosaria Succurro riferisce d’aver già trasmesso il piano di dimensionamento alla Regione Calabria, ma il documento, stranamente, non è stato ancora pubblciato sul suo sito ufficiale della Provincia di Cosenza.
Un caso che scotta, dunque, su cui la politica a vari livelli non può tacere, né far finta di non sapere nulla. La Provincia, peraltro, ufficialmente non ha inteso prendere posizioni sull’argomento, si presume per il papocchio consumato a danno di Paola.
Comune e consiglio d’istituto sono dunque pronti ad agire in giudizio, organizzando proteste assieme a genitori e alunni, presenti ieri in gran numero alla assemblea.