La protesta delle settimane scorse

ACQUAPPESA (Cs) – Antenna di telefonia mobile installata nell’area mercatale della Marina, per l’Apacal l’intensità dei campi elettromagnetici è “molto al di sotto della soglia di rischio”. Esulta il sindaco Francesco Tripicchio.  

Una notizia che, almeno per ora, dovrebbe tranquillizzare i cittadini, il “Comitato autotutela ambientale” di Acquappesa, il “Wwf Oa Calabria Citra Odv – Ets” e anche circolo locale del Pd che si sono tanto battuti per far spostare il traliccio della società Wind Tre, impiantato alcuni mesi addietro, in un’altra zona, lontana dal centro abitato e dalla vicina scuola, ma senza risultato.

A dare la notizia è lo stesso primo cittadino di Acquappesa sul suo profilo Facebook: «Le misurazioni sono state effettuate nel rispetto delle norme tecniche di riferimento e sono state svolte utilizzando un sensore a larga banda – spiega il sindaco Francesco Tripicchio -Le postazioni prese in considerazione sono quelle ritenute più significative ai fini di una corretta valutazione dell’entità dei presunti effetti sanitari connessi all’esposizione umana alle onde elettromagnetiche non ionizzanti.

Allo scopo di non influenzare la misura del campo elettrico con la vicinanza dell’operatore si è adoperato un cavalletto su cui è stata montata l’apposita sonda. L’incertezza di misura associata alla strumentazione utilizzata durante l’intervento tecnico è riportata nei certificati di taratura della strumentazione, agli atti di questo Ufficio».

E pertanto, «alla luce di quanto messo, nero su bianco da Arpacal, la misurazione dei campi elettromagnetici è di molto al di sotto della soglia di rischio – sottolinea il sindaco – D’altronde, siamo stati sempre attenti alla salute dei nostri concittadini ed oggi, ancora una volta, i fatti ci danno ragione.

Resteremo comunque attenti e vigili sulla tematica – conlude – senza mai abbassare la guardia! Anche perché, l’abbiamo detto e lo ripetiamo, la salute viene prima di tutto». Riuscirà questa notizia a far dormire sonni tranquilli ai cittadini e alle associazioni ambientaliste? Vedremo.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it