Il sindaco di Trebisacce, Alex Aurelio

TREBISACCE (Cs) – Gli assessori Nicoletta Tufaro, Tania Roseti, Stefania Principe e Leonardo Petrone insieme al consigliere comunale Pietro Filazzola ed al delegato esterno Leonardo La Polla, riferendo dell’avvenuta convocazione del consiglio comunale, con all’ordine del giorno la discussione e votazione sulla mozione di sfiducia al sindaco fissato in date di prima e seconda convocazione (il 3 ed il 7 novembre) hanno sottolineato di non tenere in alcuna considerazione la normalissima esigenza di poter esser presente all’assise, preventivamente rappresentate e formalmente motivate dal Primo Cittadino, Alex Aurelio.

«Da una parte – scrivono i componenti di maggioranza – tra le improbabili motivazioni addotte a supporto della mozione di sfiducia al Sindaco presentata nelle scorse settimane, si è fatto più volte astratto riferimento, attraverso dichiarazioni sui media, alla presunta mancanza di collegialità in decisioni ed iniziative che però sin dall’entrata in vigore (1993) dell’efficientissima legge sull’elezione diretta del sindaco, sono state fatte pacificamente rientrare tra le funzioni e prerogative appunto del Primo Cittadino e del suo ruolo di coordinamento di tutti i delegati».

Dall’altra, «dovendo articolare, spiegare, condividere e formalizzare quelle stesse teoriche e noi riteniamo strumentali motivazioni in quella che è la massima istituzione democratica della città a ciò deputata, l’espressione autentica ed inviolabile del pluralismo a tutela di maggioranze ed ancor più di minoranze pro tempore, si fa di tutto ma proprio di tutto per escludere paradossalmente dal fondamentale confronto politico in quella sede, quello stesso Sindaco al quale si contesterebbero i pigli autoritari alla base, in apparenza, della sfiducia politica».

Così come «stiamo facendo per tutte le iniziative e dichiarazioni che si stanno curiosamente susseguendo sin dall’avvio di questo importante momento di dibattito interno alla coalizione di maggioranza scelta dai trebisaccesi, continuiamo a prenderne atto con correttezza istituzionale, la stessa con la quale continueremo a confrontarci con la cittadinanza».

E, ancora: «Con propria pec del 27 ottobre scorso, infatti, trasmessa al Presidente del Consiglio Comunale, facendo seguito per altro ad interlocuzioni telefoniche con lo stesso Presidente e di pari contenuto, il Sindaco – riferisce la Giunta Municipale – aveva comunicato la propria impossibilità ad essere fisicamente presente a Trebisacce fino al lunedì 13 novembre prossimo, per impegni urgenti ed improrogabili assunti in precedenza e di carattere personale».

Purtroppo «non si è ritenuto normale consentire al Sindaco di essere molto semplicemente presente per partecipare e, quale destinatario principale della mozione di sfiducia, di poter contribuire, rispondendo agli interventi ed alle questioni autorevolissime poste dai firmatari della stessa, a quella elementare dialettica ed a quell’essenziale pluralismo di idee, di opinioni e di posizioni diverse e distinte che da sempre valorizzato in seno all’Amministrazione Comunale, per sola coerenza avrebbe dovuto ispirare e guidare anziché terrorizzare i convinti promotori di un nuovo periodo di commissariamento dell’ente i quali – concludono Tufaro, Roseti, Principe, Petrone, Filazzola e La Polla – al faccia a faccia preferiranno ancora una volta guardarsi allo specchio».

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