La Corte di Cassazione
ha chiuso il processo bis sulla strage del Raganello, avvenuta a Civita il 19 agosto del 2018 dove morirono dieci persone.
I giudici romani hanno rigettato il ricorso della procura generale, confermando il provvedimento di proscioglimento degli imputati emesso in precedenza dalla Corte d’Appello di Catanzaro e ancor prima dal gup del tribunale di Castrovillari Biagio Politano.
La procura generale di Catanzaro aveva impugnato la sentenza di non luogo a procedere riguardo i reati di inondazione (riguardo la presunta condotta omissiva tenuta dagli imputati), dell’esclusione della responsabilità penale per i sindaci diversi da Alessandro Tocci, primo cittadino di Civita, in quanto l’evento mortale si verificò in un territorio diverso da quello amministrato da loro, e infine di lesioni semplici non supportate da alcuna denuncia.
Rimane in piedi soltanto il processo sull’omicidio plurimo colposo dove sono a giudizio il sindaco di Civita Alessandro Tocci e i responsabili delle società di rafting del Pollino. Nella prossima udienza, prevista per il 23 febbraio prossimo, sarà sentito l’ex capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli.