Home Calabria Alta Velocità, proposta al sindaco di Paola da comitato popolare “Santomarco” e...

Alta Velocità, proposta al sindaco di Paola da comitato popolare “Santomarco” e comitato civico “Liberisempre”

«Oltre alla diminuzione del raggio di curvatura per consentire ai treni di imboccare la galleria Santomarco alle giuste velocità, trasferire la nuova Stazione ad AV di Paola nel triangolo di interconnessione con le due gallerie del Santomarco»

423
0

PAOLA (Cs) – Il comitato popolare Santomarco e il comitato civico Liberisempre formulano una interessante proposta al sindaco di Paola, Giovanni Politano, sul progetto dell’alta velocità ferroviaria e del raddoppio della galleria Santomarco, affinché il Comune si faccia portavoce presso gli Organismi competenti.

Ecco la lunga analisi dei due organismi civici:

«In questi giorni è tornata di moda la discussione sull’AV/AC nella relazione Salerno-Reggio Calalabria. Erano mesi, che i politici cosentini, i sindaci dell’alto tirreno cosentino e i vari comitati di Scalea e Praia avevano terminato di argomentare sulla convenienza, per la Provincia di Cosenza, del nuovo tracciato ferroviario Praia-Tarsia.

Sono rimasti in oblio per mesi, convinti che il tracciato disegnato sulla carta e non verificato nella sua effettiva realizzazione tecnica ed economica, da parte di RFI, fosse ormai divenuta realtà oggettiva.

Intervengono oggi, dopo le dichiarazioni del Sottosegretario ai Trasporti Tullio Ferrante, ritornano alla ribalta con dichiarazioni fuorvianti come quelle del Sindaco di Praia che addirittura afferma con grande arroganza, che l’intera infrastruttura ad AV sarebbe inutile con un tracciato diverso della Praia/Tarsia.

Ancora oggi non vogliono prendere atto, come da anni stiamo sostenendo, come comitato popolare Santomarco, che il tratto in questione è difficilmente se non impossibile realizzare per la complessità dell’intervento. Attraversare la catena montuosa di Palanuda è impresa insostenibile non solo per i costi enormi e i tempi lunghi di percorrenza, ma per le difficoltà orografiche che si incontrerebbero lungo il tracciato.

Un progetto assurdo sponsorizzato da chi può trarre qualche beneficio in termini politici o elettorali.

Addirittura l’on. De Micheli si attiva con una interrogazione parlamentare per conoscere i motivi della abolizione lotto 2 (Praia-Tarsia) dal progetto AV-AC.

La risposta del Sottosegretario Ferrante del Ministero dei trasporti è lapidaria: l’intervento prospettato da RFI allunga il tracciato di circa 58 Km con presenza di complessive 35 Km di gallerie; il progetto di fattibilità tecnico-economica ha evidenziato la realizzazione di una galleria che attraversa per circa 20 Km, un massiccio carbonatico sede di rilevante sistema di falde acquifere che renderebbero insostenibili opere di drenaggio che richiederebbero ingenti oneri.

L’on. De Micheli si è ritenuta insoddisfatta ritenendo che ci sia bisogno di ulteriori approfondimenti per individuare un tracciato con maggiore sostenibilità ambientale, perché – a suo dire – il nuovo tracciato deve essere comunque baricentrico tra il tirreno e l’adriatica così da arrivare nei pressi di Cosenza; solo così la Calabria, secondo loro, potrà avere un vero sviluppo economico e sociale. Ma è proprio vero questo assunto?

De Micheli non conosce la Calabria e vogliamo ricordare a tutti coloro che pensano che la nostra regione sia grande quanto la Lombardia o il Piemonte che è un lembo di terra tra le più strette del Paese e che solo raddoppiando il tracciato della Montalto-Sibari, dal Tirreno (Paola) allo Ionio (Sibari) il tempo di percorrenza sarebbe solo di 35 minuti.

E, allora, di cosa parliamo? Perché tanto clamore? Possibile che c’è chi possa pensare che addirittura l’intera Calabria trarrebbe un così grande clamoroso sviluppo se il tutto passa da Tarsia a Montalto?

È grottesco solo pensarlo, senza dimenticare la spesa aggiuntiva di oltre 4 miliardi di euro.

Anche il Prof. Russo dell’Università di Reggio Calabria, dall’alto della sua esperienza e competenza, sostiene, con un suo intervento puntuale, la tesi del percorso tirrenico ammodernato per brevità, risparmio, impatto e opportunità tralasciando presunte quisquilie geologiche e ambientali, oggi analizzate nei termini di legge da Italfer per conto di RFI.

Quanto chiaramente e scientificamente sostiene il Prof Russo è l’esatta situazione dell’alta velocità calabrese senza alcun interesse.

Comunque veniamo a conoscenza che al di là delle pressioni e delle ingerenze politiche, RFI, da Impresa che bada al rapporto spesa-qualità, ritorna al progetto del 2005 che indicava l’alternativa del corridoio “tirrenico” come da sempre abbiamo sostenuto, come soluzione preferibile dal punto di vista ambientale e strategico per la riduzione dei tempi di percorrenza tra Roma e il sud del Paese.

Sappiamo però che abbiamo un’amministrazione comunale docile su questo argomento e che ci sono forze che si celano dietro i vari interessi prevalenti dal punto di vista della politica che possono ancora influenzare decisioni prese.

Conosciamo chi ritiene di sostenere che ormai tutto si è compiuto e che anche le due gallerie non si faranno più, ma stia attento perché la sindrome di Aristotele è dietro l’angolo.

Noi comunque consideriamo anche la nullità propositiva e progettuale, unite alla mancanza di un disegno strategico dell’Amministrazione paolana, che ancora ad oggi si nasconde alle sollecitazioni civiche, sviando doverose risposte alla città amministrata sull’argomento RFI, ed allora ci offriamo noi, come classe dirigente, a formulare una proposta sana, compiuta e seria per un reale, compatibile e sostenibile sviluppo della nostra città che disegni una strategia di sviluppo urbano tale da elevare la qualità dei servizi e delle infrastrutture della nostra città trainando un intero territorio.

Se si dovesse verificare quanto previsto da RFI e riportato sui media regionali e nazionali, proponiamo oltre alla diminuzione del raggio di curvatura in modo da consentire ai treni di imboccare la galleria Santomarco alle velocità possibile, consigliamo di trasferire la nuova Stazione ad AV di Paola nel triangolo di interconnessione con le due gallerie del Santomarco.

Questo darebbe ad RFI uno scalo razionale da e per il nord, il sud e per l’area Urbana e lo Jonio. Un triangolo per la mobilità ferroviaria compiuta che consente fermate veloci per connettere la provincia al resto d’Italia e il litorale tirrenico all’area urbana ed al litorale jonico in 35 minuti. Il tutto ammodernando ed efficientando la linea costiera esistente.

Questa nostra idea, unitamente al restringimento del raggio di curvatura della galleria, disegnerebbe realmente una città da sogno.

Sindaco, nonostante i suoi colpevoli silenzi e ritardi, può assumere tale progetto e iniziare di una vera strategia di sviluppo per Paola rispettando ambiente e la storia che i nostri avi hanno segnato.

Non perda tempo, Sindaco, faccia lo sforzo di circondarsi di persone competenti che la supportano per il bene della città, lasci le zavorre che stanno facendo affondare Paola».