GAZA – Ancora morti nell’inferno di Gaza (circa 10mila tra i palestinesi) causati dai raid di Israele dopo che, il 7 ottobre scorso, diverse città israeliane sono state colpite da razzi lanciati dalla Striscia dai terroristi da Hamas che, unitamente a un assalto via terra e via mare, hanno provocato oltre 1400 morti e 240 ostaggi.
Il ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che almeno 12 persone sono state uccise in un attacco israeliano a una scuola delle Nazioni Unite dove si rifugiavano migliaia di palestinesi sfollati.
Il ministero ha riferito in un comunicato che almeno “12 martiri e oltre 54 feriti sono stati colpiti dall’attacco alla scuola di Al-Fakhura, che ospita migliaia di sfollati dal campo di Jabalya nel nord della Striscia di Gaza”.
L’attacco alla scuola Al-Fakhura fa seguito a quelli delle ultime ore ad altre due strutture educative, tutte trasformate in rifugi improvvisati per gli sfollati da aree colpite e campi profughi, dove Israele ritiene si nascondano militanti di Hamas.
In particolare la scuola al-Fakhura, fondata dalle Nazioni Unite con una donazione del Qatar e gestita dall’Unrwa (l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi), era stata già bersaglio di attacchi israeliani nel 2009 e nel 2014.
Nell’attacco di oggi, secondo il ministero della Sanità di Gaza, oltre a 12 morti vi sarebbero 54 feriti.
Israele ha poi rivendicato l’attacco su un convoglio di ambulanze fuori un ospedale di Gaza, perché sarebbero state piene di combattenti di Hamas. Le autorità di Gaza hanno comunicato che ci sono 15 morti, negando l’utilizzo dei mezzi medici per gli spostamenti di Hamas. Fonti statunitensi hanno confermato che il gruppo terroristico usa il trasporto delle ambulanze. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres si è detto “inorridito” dall’attacco.