SAN LUCIDO (Cs) – In una circostanziata analisi politica affidata a Calabria Inchieste, il gruppo consiliare di minoranza “Avanti San Lucido”, di cui fanno parte i consiglieri comunali Roberta Provenzano e Dorina Ambrosi, pungola l’amministrazione comunale De Tommaso, denunciando una serie di promesse elettorali disattese dalla maggioranza.
«E mentre la maggioranza è impegnata ad approvare un bilancio illegittimo, forse perchè distratti da altro, e nelle specifico anche “dall’importante” impegno dell’aumento delle proprie indennità, alla gente – per i gravi errori di gestione – continuano ad arrivare bollette salate. Bollette addirittura raddoppiate», attaccano Provenzano e Ambrosi.
Ma il tema politico che, oggi, il nostro gruppo consiliare ha il dovere di sollevare – prosegue – non è contestare il diritto degli amministratori di ricevere le indennità: il punto che merita forte disappunto e sdegno è aver promesso in campagna elettorale di rinunciare alle indennità continuando, invece, imperterriti ad incassarle con incredibile puntualità, oggi, addirittura, con gli aumenti che la Giunta ha celermente recepito».
«Ma non fa più notizia, purtroppo, il continuo disattendere le promesse elettorali: “riduzione delle tasse” (oggi raddoppiate!), “rinuncia alle indennità” (aumentate), ciò che conta è trovare il modo per distrarre al meglio la cittadinanza dai problemi reali. Questo il vero segreto del Sindaco».
«E poco importa se il lungomare continua a crollare, anche a causa di interventi di ripristino approssimativi e di cui nessuno rende conto, salvo poi contravvenire a quanto promesso, nonostante gli impegni economici già assunti. Nessuna programmazione, un paese al buio, le periferie abbandonate a se stesse, mentre si continua ad abbindolare i cittadini con la salubrità dell’aria e l’internazionalizzazione di non meglio specificate (e tangibili) situazioni, nonostante la mancanza di servizi basilari e di una seria, competente e concreta attività di politiche sociali».
«E considerato che a noi piace la trasparenza e non dimentichiamo l’impegno assunto con i nostri concittadini, vi segnaliamo le ulteriori criticità evidenziate dalla corte dei conti, volutamente disattese da questa maggioranza».
«Perché non si è proceduto alla corretta quantificazione della parte vincolata, soprattutto di quei fondi Covid incassati e non accantonati in modo regolare?
Perché non si è provveduto alla corretta individuazione dei debiti fuori bilancio, la cui presenza viene negata, pur in presenza del giudizio della corte dei conti che li ritiene presenti e non riconosciuti?», s’interroga, in conclusione, il gruppo consiliare di minoranza.