SAN LUCIDO (Cs) – «Ci piacerebbe capire a quale promozione turistica ed a quali risultati di prestigio internazionale voglia far riferimento il coordinamento politico “Siamo Sanlucido”.
Un lungomare al buio, a dicembre come ad agosto, problematica segnalata ripetutamente anche da privati cittadini (gli interventi sui giornali non mentono!), rappresenta promozione turistica?
Il centro storico al buio, a dicembre come ad agosto, le periferie abbandonate alla incuria, il lungomare distrutto ad ogni meraggiata (anche di lieve entità), a riprova di una programmazione dei lavori sommaria e inefficace con – evidente – sperpero di denaro pubblico».
E’ l’attacco, in replica, della nota stampa di Avanti San Lucido, gruppo di minoranza composto dai consiglieri Roberta Provenzano e Dorina Ambrosi. Replica alle affermazioni della maggioranza di ieri (https://www.calabriainchieste.it/2023/11/08/la-coalizione-di-maggioranza-sanlucidana-dallopposizione-vera-e-propria-bagarre/).
«Ma siccome al peggio non c’è mai fine – prosegue l’opposizione – le beffe per i cittadini non finiscono. Tasse raddoppiate a causa di una errata gestione amministrativa.
Ma la propensione internazionale del nostro paese raggiunge il suo apice con riferimento alla questione del servizio idrico.
Bollette salatissime, aumentate a dismisura, anche per i cittadini che, ancora oggi, non hanno acqua nelle loro abitazioni, nè d’ inverno nè d’estate. Altro che Città internazionale».
La reprimenda di Avanti San Lucido prosegue sul caso delle indennità di carica di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale.
«Per ciò che attiene le indennità di carica, di cui ben conosciamo la natura, la provenienza ministeriale e le modalità di erogazione, ciò che ci preme evidenziare, nonostante il maldestro tentativo di spostare il tiro su altre questioni e rifugiare dagli impegni assunti al cospetto della cittadinanza in campagna elettorale, è la scelta di trattenerle e di incassarle con incredibile puntualità (lo ribadiamo!), dopo aver promesso in campagna elettorale l’impegno di destinarle per “più nobili cause”.
Il nostro punto di censura è chiaro e non necessita di alcuno sforzo interpretativo: il problema non è il diritto di un amministratore di incassare l’indennità, il grave problema è che ancora una volta la giunta al governo non perde occasione per disattendere le promesse fatte.
E se poi la legittima azione politica e di controllo esercitata dall’opposizione, prevista dal nostro Ordinamento per garantire l’assetto democratico di un’amministrazione, viene tacciata quale reazione per la mancata accettazione del risultato politico, il Sindaco è fuori strada.
Sappiamo bene che il Primo cittadino è uomo solo al comando, evidentemente poco incline al confronto, affascinato dall’approccio subalterno della sua giunta e dalla sua maggioranza, ma noi continueremo a censurare la condotta politico – amministriva di una maggioranza che si dimostra non all’altezza del compito a cui è stata chiamata e che, purtroppo, non riesce a infrenare le “fughe” in solitaria del Sindaco, nonostante il simpatico tentativo di camuffare il tutto dietro l’intervento di un neo-costituito coordinamento politico del gruppo di maggioranza.
E mentre sostengono di aver votato un “bilancio sano”, dimenticano di leggere ciò che scrive la corte dei conti nelle due pagine che qui nuovamente pubblichiamo, a cui rilievi prodromici alla approvazione, nessuna ha saputo dare risposta!
L’unico segno tangibile, in realtà, è l’incapacità amministrativa che sta gettando i nostri concittadini nello sconforto; cittadini a cui quotidianamente viene gettato fumo negli occhi»