CATANZARO – . E’ il pensiero di Paolo Marraffa, nipote della ispiratrice del soppresso Movimento Apostolico.
Marraffa scrive: «Da una frase del noto scrittore Paulo Coelho, è possibile cogliere lo stato in cui si trovava la nonna prima di lasciare questo mondo: “È come se tu fossi in un paese straniero: vedi tutto, comprendi tutto quello che succede intorno a te, ma sei incapace di spiegarti e di essere aiutata, perché non capisci la lingua”.
La nonna, sofferente, non è stata compresa da nessuno, oltre a non essere riuscita ad esprimere ciò che veramente aveva nel cuore. Tuttavia, recuperando e analizzando scientificamente i suoi scritti: “le Parole di Esortazione”, “i Meditare” e “Dice il Signore: il mistero del Padre mio”, è possibile carpire cosa effettivamente la signora Maria Marino voleva nella Chiesa e nel suo Movimento Apostolico. Movimento che non è mai stato una proprietà.
Al contrario, la nonna in quarant’anni di vita pubblica, nelle sue dichiarazioni, ha sempre ribadito la sua appartenenza alla Chiesa e l’obbedienza alla gerarchia. Le sue preghiere concludevano sempre con una preghiera per il Santo Padre e tutto il popolo di Dio.
Papa Francesco che non sa nulla di tutto questo e della storia di nonna, forse potrebbe ancora intervenire.
La crisi attraversata dal Movimento Apostolico è stata mal gestita e ha causato un serio danno all’immagine e reputazionale. La visita apostolica che aveva il compito di eliminare le divisioni per il bene della realtà ecclesiale, non ha fatto altro che alimentare e ingigantire il danno.
Nonna Maria ora non c’è più e nemmeno il suo Movimento Apostolico, ma ci siamo noi chiamati a fare luce sulla vicenda».