Una immagine di Cassano allo Ionio

CASSANO ALL’IONIO (Cs) – L’associazione ArticoloVentuno offre un’analisi puntuale e critica su quanto sta avvenendo a Cassano all’Ionio, con particolare riferimento alla discarica, alla incidenza dei tumori ed alla gestione politico-amministrativa del Comune e quindi del territorio.

Un’analisi che ruota attorno a un quesito: «informare la città su come sono stati spesi i fondi di svariati milioni di euro avuti come risarcimento per il danno subito e che ancora subiamo a causa delle ferriti di zinco».

Ecco di seguito l’intervento integrale di ArticoloVentuno.

«Questo è un gran bel paese, la natura è stata generosa per le bellezze che ha voluto donarci e noi cosa ne abbiamo fatto? Una discarica immensa con più di 20 camion al giorno che scaricano spazzatura, a volte fumante, proprio a testimoniare che c’è con l’idea di costruirne addirittura altre.

Abbiamo avuto interrati materiali e sostanze altamente tossiche che, nonostante gli affascinatori non credano alla correlazione (pare per le percentuali in linea con la media) e fanno finta di non capire che, oltre alle morti per tumori accertati, esistono anche i casi in corso.

Anziché nascondersi dietro letterine e burocrazia, se si è convinti che a Cassano non ci sia “allarme tumorale”, una volta per tutte, perchè non si comunica ufficialmente alla gente che ferrite e discarica fanno bene alla salute e portano alla crescita della comunità?

Non si è ipotizzata una convenzione con le Terme per accompagnare i pazienti, subito dopo una seduta di aerosol, in gita alla discarica e sui siti delle ferrite?

Perché non si informa la città su come sono stati spesi i fondi di svariati milioni di euro avuti come risarcimento per il danno subito e che ancora subiamo a causa delle ferriti di zinco?

Perché i quasi 5 milioni di euro non sono stati destinati per la prevenzione o per fornire un sostegno economico ai cittadini malati di tumori?

La Consigliera delegata alla Sanità cosa ne pensa?

La natura è stata così benevola nei nostri confronti che c’ha dotati di 10 km di costa, tra le più belle del mezzogiorno. Però la domanda sorge spontanea: la politica cosa ha fatto per tutelare questo bene inestimabile?

Basti pensare, ad esempio, che dopo 20 anni il più grande villaggio, Marina Di Sibari, è senza il bene primario dell’acqua potabile e con gravi carenze igienico-sanitarie e si dovrebbe vergognare chi ne parla o chi non ha la responsabilità di non aver fatto niente per cambiare le cose?

Per di più, le straordinarie Grotte di Sant’Angelo chiuse per 8 anni, solo ora si ci ricorda di appaltare i lavori in questa fase di frenetica ansimante e costosa passerella quotidiana, in vista della campagna elettorale? Così si rischia di offendere pesantemente l’intelligenza dei cassanesi!

Un metodo provinciale della vecchia politica che non tiene conto che la gente è attenta, intelligente e riflette. Per qualcuno parlare di queste cose è come offendere il paese. Noi invece, se ne parliamo, è per il mero fatto che vogliamo aprire una discussione per uscire da questo pantano.

Cosa si offre alla futura classe dirigente? I concorsi fatti e da fare appannaggio del ‘giglio magico’, mentre centinaia di disoccupati cercano fortuna altrove e continuano ad emigrare separandosi dai loro affetti.

Un modus operandi che non può più andare tenendo conto dell’andamento sempre più degradante del nostro paese: si preferiscono sperperare milioni di euro per gli immigrati, che ormai occupano gran parte del centro storico, per poi lasciati vivere in condizioni disumane, prede di avvoltoi che lucrano su questi nostri fratelli. Esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere il senso dell’accoglienza e dell’integrazione.

Tutto questo mentre la nostra gente è costretta ad emigrare, mai un ritorno e mai un centesimo speso per loro, solo gite oltre alpi o promesse elettorali.

Se per qualcuno la politica dello sperpero e del populismo è una politica di crescita (probabilmente inteso come crescita del consenso e del suo potere), poi però risponda delle proprie azioni politiche davanti alla città senza nascondersi.

Come si fa a dire che tutto va bene quando vengono bruciate case, auto e ci sono episodi che sfiorano le Istituzioni ma non se ne parla? Mentre si cerca di mostrare i muscoli con chi non la pensa allo stesso modo con toni e metodi deprecabili, questi sono fatti.

È legittimo dissentire da un modo di fare politica non condivisibile? In un paese civile e democratico quale siamo noi sì, e quando lo riterremo opportuno lo faremo. Sempre, senza se e senza ma. Cittadini aiutateci ad aiutarvi».