FALERNA (CS) – Ignoti avvelenano un cane randagio e poi il filmato dell’animale agonizzante viene fatto veicolare in rete. Una situazione sconvolgente che denota l’assoluta mancanza di sensibilità, nonché l’arroganza e la spregiudicatezza nel fare del male agli animali in un luogo pubblico senza curarsi minimante di essere visti e denunciati da qualcuno.
Forse perché quel “qualcuno” che dovrebbe intervenire preferisce la testa nascosta tra la sabbia o girarsi dall’altro lato piuttosto che prendere provvedimenti per un problema che non lo tocca da vicino.
Ma, Alessia Martire non ci sta e decide di denunciare quanto sta accadendo a Falerna dall’estate appena trascorsa.
«Sono un insegnante che lavora attualmente a Nocera Marina», scrive Alessia Martire che sottolinea «mi occupo di randagismo nel mio paese (Amantea) e collaboro con l’amministrazione comunale di cui sono stata la prima consigliera non eletta. Vi scrivo per lo scempio che sta succedendo a Falerna Paese, dove stanno uccidendo dei cani avvelenandoli, tra cui due che io ho cresciuto, sterilizzato (a mie spese) e munito di micrchip. Ho fatto adottare 18 cuccioli nati al tempo proprio in quel paese. Voglio denunciare l’accaduto».
In tale contesto è doveroso sottolineare come l’amanteana, in passato, ha anche ricevuto delle minacce di morte proprio perché la sua opera di volontariato per le strade publiche – invece di essere lodata – viene vista come un “fastidio”.
Molti Comuni per ovviare al problema del randagismo stipulano convenzioni con associazioni che si occupano della cattura e del mantenimento dei cani. Alessia Martire ha chiesto più volte all’amministrazione comunale di intervenire, e anche di sapere se esiste oppure no qualcuno che dovrebbe occuparsi degli amici a quattro zampe, ma fino ad oggi nessuno si è degnato di darle delle risposte.
E, comunque, considerando i diversi casi di avvelenamento registrati in città, pare proprio che nessuno abbia ancora preso seriamente il problema.
L’intervento della Martire di oggi è solo il primo step di quanto, da qui a breve accadrà. «Ho intenzione di chiedere l’intervento delle associazioni animaliste e anche dell’on. Michela Vittoria Brambilla. Questa mattanza deve essere assolutamente fermata».
Senza contare che diversi incidenti stradali vengono provocati proprio dai cani randagi, quindi possono rappresentare un pericolo inconsapevole per la pubblica incolumità.
Restiamo in attesa, a questo punto, di una presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale.
stefaniasapienza@calabriainchieste.it