SAN LUCIDO (Cs) – L’appiattimento del presidente del consiglio comunale Catia Filippo sulla maggioranza e quindi sul sindaco Cosimo De Tommaso, unitamente alla presunta epurazione della ormai ex consigliera di maggioranza Valeria Pizzuti dal “Flag Perti” (https://www.calabriainchieste.it/2023/11/15/flag-la-perla-del-tirreno-nomina-illegittima-di-catia-filippo-in-sostituzione-di-valeria-pizzuti/), sono due argomenti scottanti su cui interviene in modo forte e deciso il gruppo di minoranza Avanti San Lucido, composto dai consiglieri Roberta Provenzano e Dorina Ambrosi.
Il gruppo di minoranza, in particolare, stigmatizza ferocemente la presa di posizione polemica assunta da Filippo, a difesa del sindaco De Tommaso, contro l’altro gruppo di minoranza: “Cambiare Si Può”, rappresentato da Caterina Bruno (https://www.calabriainchieste.it/2023/11/16/nomina-al-flag-perti-catia-filippo-replica-a-caterina-bruno-illegittimita-inesistente/).
«Non possiamo restare in silenzio dopo aver letto il comunicato diramato dal Presidente del Consiglio Comunale di San Lucido, scagliatosi contro il gruppo di minoranza “Cambiare si può” nella famigerata questione della nomina al “Flag Perti”», scrivono a tal proposito Provenzano e Ambrosi. «Non possiamo farlo – spiegano meglio – perchè ne riteniamo fortemente compromesso il ruolo e la funzione istituzionale in seno alla massima assise comunale».
«Il Presidente del Consiglio Comunale è invero carica nobile – ricordano a Filippo – posta a presidio del buon andamento del confronto dialettico e tra le forze politiche di una Comunità.
Le gravi affermazioni, oltremodo offensive, che sminuiscono il ruolo di una componente politica che siede (per mandato popolare e non per “grazia ricevuta”) tra i banchi del nostro consiglio comunale, non possono che essere censurate con forza. È nostro dovere farlo!
Al di là del merito della questione della nomina del “Flag Perti” (che, ahinoi, poco ci affascina, perchè sin dalle prime nomine in seno alle commissioni non abbiamo mai “barattato” nulla, perchè nulla ci aspettiamo!), ancora una volta riscontriamo un grave accentramento di potere, nonché pericolose derive antidemocratiche nella gestione della Cosa Pubblica.
Accentramento, perchè le nomine vengono calate dall’alto e sfuggono da qualsivoglia confronto politico; pericolose derive antidemocratiche, perchè il Presidente del Consiglio comunale che dovrebbe tutelare (anche) le minoranze consiliari, sembra aver perso la bussola e, da qualche tempo (in realtà, troppo!), appare tutt’altro che terzo e imparziale.
Tale incresciosa situazione, sintomo di un nervosismo dilagante in seno alla compagine di De Tommaso, non ci lascia tranquilli.
L’auspicio è dunque che a tale deprecabile andazzo venga posto immediato rimedio.
Perchè è di tutta evidenza che quella ai danni della consigliera Pizzuti è un’epurazione a tutti gli effetti (non la prima, purtroppo, di questa amministrazione!) consumata all’indomani della sua scelta di lasciare gli scranni della maggioranza.
Di queste reiterate e antidemocratiche condotte dovrebbe preoccuparsi il presidente del consiglio comunale», concludono Roberta Provenzano e Dorina Ambrosi.