PAOLA (Cs) – Ignoti hanno bucato due ruote all’automobile di Carmelo Perrotta, mister della Scuola Volley Paola. L’atto delittuoso è avvenuto nella giornata di mercoledì 15 novembre presso il Palazzetto dello Sport “T. Maiorano” a Paola.
L’appello della direzione sportiva della Volley Paola affinché i tantissimi ragazzi che praticano sport possano crescere in un ambiente sano, dove vigono lealtà e rispetto verso il prossimo.
Il fattaccio è accaduto al termine del solito allenamento serale da parte della Scuola Volley Paola intorno alle ore 22.
«Il mister Carmelo Perrotta – raccontano i dirigenti della squadra – ha notato che nel fare retromarcia c’era qualcosa che non andava alla macchina ed il problema proveniva dalle ruote posteriori: entrambe le ruote sono state bucate di proposito per mezzo di un oggetto affilato, rinvenibile in un coltello anche dal tipo di foratura.
Questo episodio si accoda ad un altro avvenuto pochi mesi mesi prima in cui è stato rubato il defibrillatore situato all’interno del palazzetto, un elemento di primaria importanza per il corretto svolgimento dell’attività sportiva e, tra l’altro, obbligatorio per svolgere manifestazioni sportive di qualunque genere.
Categorizziamo i due eventi come atti vandalici commessi in un luogo caratterizzato da un ambiente sano dove tutti i giorni avviene attività sportiva, dai settori giovanili alle prime squadre.
Ci teniamo al fatto che i nostri ragazzi crescano in un ambiente sano dove vigono lealtà e rispetto verso il prossimo, e questi eventi sono completamente estranei da quello che noi offriamo alla comunità; questi atti intimidatori vanno ben oltre quello che noi tramandiamo ai nostri ragazzi affinché questi possano giocare in un contesto dove avvengono pubbliche relazioni soprattutto per i più piccoli, poiché il Palazzetto è frequentato da un grosso numero di ragazzi giovanissimi appartenenti alle diverse società che offrono sport.
Chiediamo, e pretendiamo, un occhio di riguardo anche per gli ambienti sportivi della nostra città, dobbiamo essere promotori di sport e sani principi per poter educare le prossime generazioni ad operare per il bene comune e non per se stessi».