PAOLA (Cs) – Aldo Maria Cupello, giovane dirigente paolano de La Migliore Calabria, interviene con una puntuale analisi, costruttiva e propositiva, sui lavori di restyling di una parte del lungomare San Francesco di Paola, così come sono stati progettati dall’architetto Giuseppe Samà, incaricato dall’amministrazione Politano sulla scorta di un’opera pubblica ereditata dall’amministrazione dell’ex sindaco Roberto Perrotta.
Ecco l’analisi di Cupello: «Il progetto che l’amministrazione comunale persegue per il rinnovamento della zona marina di Paola è senza dubbio nobile: porto, rifacimento dell’ingresso nei pressi della stazione ferroviaria, centro turistico per rivalutare un ecomostro e – da ultimo – un parco che ricorda tanto quelli newyorkesi.
L’attenzione, oggi, è proprio su quest’ultima idea.
Il suddetto parco – progettato dall’architetto Giuseppe Samà – prevede diverse zone adibite all’intrattenimento, allo sport, spazi per far giocare bambini e bambine nonché luoghi per accogliere attività commerciali come bar e potenzialmente anche piccoli ristoranti.
Il tutto abbellito da giochi d’acqua e molteplici piante di vario tipo.
Si tratta di un’idea avanguardistica, certamente di ottimo gusto e baluardo di una certa forma di rilancio per una città, quella del Santo, che non vede luce da anni.
Sorgono, però, alcuni dubbi, i quali sicuramente verranno ben esauriti da chi di dovere o esemplificati se già previsti dagli ideatori:
Il primo riguarda l’estensione del medesimo parco, il quale occuperebbe l’intera area che da dieci anni a questa parte ospita le innumerevoli giostre durante i festeggiamenti cittadini del 4 maggio, strutture capaci di intrattenere grandi e piccoli, creando movimentazioni verso la Città di Paola e favorendo anche il presidio di banchetti con prodotti tipici in grado di racchiudere l’attenzione e l’economia in quei giorni di festa.
Con la costruzione così esposta, il parco non lascerebbe più alcuno spazio a quanto detto sopra.
Il secondo dubbio si muove sulla funzionalità che la zona interessata da sempre e ordinariamente riveste: un ampio parcheggio, gratuito, in grado di accogliere turisti e cittadini paolani che decidono di vivere il lungomare.
Inutile precisare che, con il progetto così presentato, sparirebbero notevoli posti auto funzionali soprattutto durante la stagione estiva.
Il terzo, tendente al quesito più che al dubbio, è: si è pensato a cosa farci? Quando, difatti, si pensa un’idea così grande sarebbe opportuno vedere già come impiegarla nel concreto.
È previsto, ad esempio, uno spazio teatrale: si è già pensato come renderlo vivo? Sono stati posti degli studi sull’acustica di quel luogo, in grado di poter accogliere o meno compagnie teatrali professionistiche?
La paura è che, l’intero parco, diventi la fotocopia americanizzata di Parco Lungo Fiume, a sé abbandonato ove – questa passata estate – un gruppo privato di ragazzi ha dovuto persino tagliare in proprio il verde per effettuare le proprie serate di intrattenimento.
Sia chiaro: bene l’impegno di questa amministrazione nel rendere maggiormente estetico il nostro paese ma, personalmente, serve anche altro. Vi è la necessità di riempirli quegli spazi, di creare attrattive concrete all’interno della Città di Paola, di essere in grado di far rimanere ragazzi e ragazze in estate così come in inverno.
Paola, come il resto dei paesi di provincia, vive uno spopolamento senza eguali: è lì che dovrebbe concentrarsi l’attenzione, congiuntamente alla creazione – consapevole – di luoghi di ritrovo».