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Emergenza criminalità a Cetraro, opposizione al sindaco: «L’ordine pubblico non è in testa nell’agenda di chi amministra, preso dal rimpasto di giunta»

I consiglieri di minoranza Giuseppe Aieta, Angelo Aita, Benedetta Saulo e Massimiliano Vaccaro: «La città vive il momento più buio degli ultimi quarant’anni»

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Piazza del Popolo a Cetraro

AMANTEA (Cs) – L’escalation criminale culminata, nell’efferato omicidio di Alessandro Cataldo avvenuto nei giorni corsi ha fatto ripiombare la città di Cetraro nel terrore dei terribili anni ‘80 mettendo a dura prova la convivenza civile.

E in questa situazione le forze della minoranza consiliare Azione, Italia Viva, Psi, Progetto Sviluppo in documento comune strigliano il sindaco Ermanno Cennamo e la sua giunta, incapaci a loro dire, di reagire con fermezza per contrastare l’emergenza criminalità che da tempo incombe sulla comunità.

«La città vive il momento più buio degli ultimi quarant’anni – si legge nella nota dei consiglieri di minoranza Giuseppe Aieta, Angelo Aita, Benedetta Saulo e Massimiliano Vaccaro – Nonostante da tempo si manifesti nel nostro paese una situazione di evidente disordine sociale dobbiamo prendere atto, con grande sconcerto, che l’ ordine pubblico non è in testa all’agenda politica ed amministrativa di chi oggi guida la città.

Come forze di minoranza prendiamo nettamente le distanze da questo modo così superficiale di operare – precisa la minoranza – Lo ribadiamo perché sia chiaro a tutti che non vogliamo in alcun modo essere coinvolti in questo fallimento che sta creando solo arretramento sociale ed economico e di cui sono colpevolmente corresponsabili anche i gruppi politici di maggioranza, che con la loro complicità sostengono il sindaco e la sua amministrazione.

Sindaco e maggioranza sono – incalza il gruppo d’opposizione – infatti, concentrarti nel rimpasto di giunta e nel chiudere l’accordo con il gruppo di Forza Italia, al quale dovrebbe essere assegnata, come “merce di scambio” per il sostegno amministrativo, la delega di rappresentanza nel consorzio Flag».

Il gruppo forzista, lo ricordiamo, è ben rappresentato in maggioranza, in primis dal vicesindaco Tommaso Cesareo, poi dal consigliere di maggioranza Maurizio Iozzie prossima new entry tra i sostenitori della coalizione guidata dal sindaco Ermanno Cennamo, dalla presidente del Flag, attuale consigliera di minoranza Gabriella Luciani.

«Ciò che stupisce ancor di più – prosegue la minoranza – é il comportamento politico di un sindaco che, dopo averlo richiesto a gran voce, ha  rifiutato il “soccorso incondizionato” offerto dalle forze di minoranza consiliare (Psi, Azione, Italia Viva, Progetto Sviluppo) e ribadito anche nei giorni scorsi, a seguito della proposta del gruppo “Unitá e rinascita” (che fa parte della maggioranza), di dar vita  ad un esecutivo di larga convergenza, con assessori esterni da ricercare nelle migliori risorse della città, per affrontare in maniera unitaria l’emergenza criminalità come si fece con successo negli anni ‘80».

Una proposta, quella avanzata da “Unità e rinascita”, che «è stata evidentemente bocciata sul nascere dal sindaco e dai suoi consiglieri. Se sia arroganza, insipienza o, molto più probabilmente, il timore di perdere qualche postazione di potere non è dato sapere».

Sta di fatto che «il sindaco e la sua squadra intendono trattare l’emergenza “ordine pubblico” alla stessa maniera e con la stessa inadeguatezza utilizzata nelle altre questioni amministrative – conclude il gruppo di minoranza – vedi strada di collegamento borgo-paese chiusa da sei mesi, interi quartieri della città al buio da settimane, l’acqua nel centro urbano non potabile da un anno e mezzo, strade disseminate di buche, scuole chiuse senza ragionevole motivo, servizio della mensa scolastica non ancora iniziato, giusto per citare alcune delle criticità odierne».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it