Un momento dell'iniziativa

TIRIOLO – Evento  sulla violenza di genere e sul femminicidio in Italia  svoltosi a Tiriolo

“E il modo ancor m’offende” è il titolo dell’incontro sulla violenza di genere e sul femminicidio in Italia tenutosi ieri 29 novembre presso i locali della Casa della Cultura di Tiriolo a cura dell’Istituto Comprensivo “G. Guzzo” guidato dalla dirigente scolastica, la dott.ssa Maria Rosaria Maiorano.

L’incontro, rivolto agli alunni delle classi terze della scuola secondaria, ha visto la partecipazione della dott.ssa Maria Elisabeth Rosanò, salita alla ribalta delle cronache per la sua tesi di laurea in sociologia sul femminicidio della propria madre.

Una testimonianza diretta e dolorosa di un dramma che l’ha vista coinvolta quando era una bambina di soli sei anni e che da quella notte ha stravolto e segnato la sua vita. Da qui l’impegno dopo la laurea del mese scorso a portare avanti una campagna di sensibilizzazione per scuole e comuni per risvegliare le coscienze sul tema della violenza di genere e sui femminicidi che in Italia riempiono quotidianamente le pagine di cronaca nera.

Il titolo dell’incontro si rifà a un celebre verso dantesco del canto V dell’Inferno, in cui Francesca da Polenta rievoca la sua morte per mano del marito Gianciotto Malatesta. Un modo che ancora oggi offende l’opinione pubblica e che si moltiplica tra le piazze, nelle televisioni, sui giornali e tra i social media, perché non una donna in più vada a riempire il lungo l’elenco delle vittime, mamme, figlie, sorelle e nipoti di tutti noi.

La testimonianza della dott.ssa Rosanò è stata lo spunto per interventi significativi da parte degli alunni per comprendere quanto ancora sia tortuoso il cammino del cambiamento in ambito legislativo a tutela delle donne vittime di violenza e degli orfani di femminicidio. Risvegliare le coscienze, incentivare il dialogo, diffondere la cultura del rispetto a partire dalla scuola ma soprattutto dalla famiglia, la prima vera agenzia educativa, è il messaggio con cui la dott.ssa Rosanò ha concluso il suo intervento e salutato i ragazzi con l’augurio che il suo impegno quotidiano semini frutti di speranza nelle nuove generazioni.

stefaniasapienza@calabriainchieste.it