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Alta Velocità, il “Santomarco” sostiene la tesi di Minasi: critiche ai sindaci Franz Caruso e Flavio Stasi

«Forse alla fine crediamo sia meglio il colpevole e continuo silenzio del sindaco di Paola, a fronte di Sindaci che parlano badando al solo orticello»

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Vittorio Crocicchio e Angelo Siciliano

PAOLA (Cs) – Il comitato popolare Santomarco, guidato dal presidente Vittorio Crocicchio e dall’architetto Angelo Siciliano, sostiene a spada tratta le affermazioni della parlamentare leghista Tilde Minasi, in tema di alta velocità in Calabria, in contrapposizione alla critiche dei sindaci di Cosenza e Corigliano Rossano, rispettivamente Franz Caruso e Flavio Stasi.

«Non avremmo mai pensato di sostenere le tesi di un esponente parlamentare leghista, ma per onestà intellettuale e senza indugi sosteniamo appieno quanto dice la senatrice Tilde Minasi, criticando la politica becera dei rappresentanti locali  di fronte alle motivazioni tecniche, di sviluppo e di economicità.

Dice la senatrice: “mi sorprendo nel dover assistere, per l’ennesima volta, a una totale mancanza di conoscenza dei fatti, oltre che di lungimiranza e di un vero interesse per i calabresi e la Calabria. È grave che tutto questo arrivi da chi governa i territori”.

E la stessa senatrice aggiunge: “Caruso dovrebbe sapere che una rete ad Alta velocità deve necessariamente razionalizzare le fermate lungo il tragitto e, soprattutto, deve percorrere tracciati che siano i più brevi possibile e i più rapidi possibile.

Altrimenti non sarebbe un’alta velocità, cioè un’infrastruttura, come lui stesso dice, “strategica sia per rilanciare lo sviluppo del Mezzogiorno, ma anche per dare un senso alla realizzazione del ponte sullo Stretto”.

Insomma, concretezza a fronte di favole da propinare ai calabresi.

Conclude la senatrice, con riferimento all’intervento dell’ennesimo sindaco, come quello di Corigliano Rossano:  ”Al di là delle difficoltà tecniche rilevate dagli addetti di Rfi, dunque è chiaro ed evidente che un tracciato che, anziché correre lungo la direttrice più breve, quella sulla costa, accresca il percorso di decine di chilometri andando verso l’interno, oltre a costare il doppio, comporterebbe tempi di percorrenza molto più lunghi e dunque non sarebbe una vera Alta velocità.

In quel caso sì che l’intera Calabria ne farebbe le spese. Altro che “vergognoso schiaffo alle popolazioni dello Ionio e dell’entroterra”, come afferma Stasi. E’ invece l’ennesima occasione per la nostra regione, dove nel 2023 si bada al proprio orticello e non si hanno le qualità amministrative di pensare allo sviluppo generale dell’intera regione.

Forse alla fine crediamo sia meglio il colpevole e continuo silenzio del sindaco di Paola, a fronte di Sindaci che parlano, badando al solo orticello, aborrendo qualsiasi ipotesi di sviluppo dinamica e razionale per una regione bisognosa di idee risolutive e di ampio respiro».