PAOLA (Cs) – Straordinari a gogo per gli “amici degli amici”: i magnifici 4 dello Spoke Paola-Cetraro.
E’ quanto starebbe accadendo nei due stabilimenti ospedalieri, dove quattro lavoratori farebbero la bella vita a dispetto degli altri colleghi, costretti a turni massacranti e a lavorare anche nei giorni festivi.
E’ una denuncia di parte, a firma del segretario Gau Territoriale Luigi Adele, a sollevare dubbi sulla gestione di tale emolumento.
Ed il fatto che nessun organo di vertice fornisca al sindacato i dati richiesti sugli straordinari, letteralmente secretati, la dice lunga su quello che sembra essere un presunto andazzo che dovrà essere preso di petto anche dal presidente Roberto Occhiuto, che da tempo ritiene di voler combattere le anomalie della sanità nostrana.
Luigi Adele ha inviato due istanze in tempi diversi per chiedere di conoscere lo straordinario utilizzato dall’1 gennaio 2022 a oggi a favore dei magnifici 4.
«Dipendenti che non fanno altro che segnarsi straordinario a non finire», è la denuncia di parte.
E ancora: «Ci sono persone che fanno doppia reperibilità, sia rispetto alle mansioni ricoperte e sia in altri posti (esempio: sala mortuaria)».
In qualità di rappresentante Rsu e come segretario aziendale Uil dell’Asp di Cosenza, Adele ha chiesto lumi a Cosenza ed anche a Paola.
Il dirigente sindacale riferisce di essersi recato a Cosenza dal direttore Martino Rizzo perché i vertici dello Spoke di Paola-Cetraro facevano orecchie da mercante.
«La direzione sanitaria non ha mai dato alcuna risposta al sindacato, sebbene più volte richiesta per iscritto», puntualizza.
Anzi, v’è di più. Il direttore sanitario dell’Asp cosentina, appreso dal sindacalista che i vertici dello Spoke si sarebbero rifiutati di fornire tali informazioni, avrebbe invitato la Uil a farsi mettere per iscritto tale risposta, in modo tale che avrebbe preso provvedimenti per questa presunta omissione.
Non si comprende se tra cosentini e paolani ci sia sintonia per bloccare l’azione della Uil, ma formalmente sarebbe in atto uno scaricabarile, verosimilmente per imboscare i dati dello staordinario e tutelare i magnifici 4, che godrebbero di privilegi, a dispetto degli altri colleghi, che in un momento di profonda carenza di risorse vengono sballottati da un reparto all’altro.
Buoni pasto, straordinari, sabati e domeniche a casa per alcuni; turni massacranti e pochi benefit per altri. Questa è, dunque, la tesi di parte della Uil.
Attendiamo repliche e sviluppi.