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Anomalie in sala operatoria a Cosenza, infermieri vessati: «Prendete le distanze da quell’inchiesta»

Operatori costretti a scrivere una lettera a favore dei potenti dell'ospedale Annunziata. Attendiamo la missiva

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COSENZA – Diversi infermieri dell’Annunziata di Cosenza ci hanno contattato nelle ultime ore per riferire che si è scatenata una sorta di caccia alle streghe contro il personale al fine di risalire all’autore di video e foto inviate a Calabria Inchieste sulla questione delle mosche che ronzano in sala operatoria.

La donna immortalata in sala operatoria con un vestiario non sterile – protetta dai potenti – starebbe consumando forti pressioni contro i colleghi per indurli a sottoscrivere una missiva che prenda le distanze dai servizi giornalistici di Calabria Inchieste.

Una missiva che dica: «Noi non lavoriamo con le mosche in sala operatoria».

Ma il problema non è solo quello delle mosche (poi spiegheremo documentalmente e fotograficamente che tale fenomeno potrà essere risolto solo con un intervento strutturale): vi sono decine di altre anomalie di tipo gestionale su suo tutti fanno i distrattoni (https://www.calabriainchieste.it/2023/12/05/le-mosche-ronzano-in-sala-operatoria-allannunziata-mentre-il-paziente-e-sotto-i-ferri-foto-e-video/).

Allora attendiamo la missiva degli infermermieri, pilotata dalla “pasionaria” della sala operatoria.