Un momento della funzione

REGGIO CALABRIA – Aspettative e giustificate attese hanno caratterizzato le ultime settimane della popolazione del borgo preaspromontano di Ortì, soprattutto da parte della comunità religiosa.

L’arrivo del Reliquiario della Madonna della Lacrime di Siracusa costituisce un vero e proprio evento di grande portata religiosa ma anche sociale e culturale. L’amministratore della Parrocchia, Don Giovanni Zappalà, si è fatto promotore dell’iniziativa riuscendo a coinvolgere tutta la comunità in uno sforzo organizzativo che è diventato opportunità di sinergia con le istituzioni cittadine, nell’occasione presenti ad ogni livello, religioso, civile e militare.

Il borgo collinare della cintura urbana di Reggio Calabria nei giorni scorsi è stato oggetto di un importante intervento di pulizia, manutenzione stradale ed illuminazione da parte del Comune, curato dal settore Lavori Pubblici e dall’Assessore Rocco Albanese.

L’accoglienza del Reliquiario, presso la Chiesa del SS. Rosario di Ortì Superiore, è stata seguita da una fiaccolata che ha condotto questo preziosissimo tesoro, attraversando tutto il borgo, alla Chiesa di Maria SS. Lauretana di Ortì inferiore dove, alle 18:30, si è svolta la Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Monsignor Fortunato Morrone; Arcivescovo Metropolita Reggio Calabria-Bova.

La cerimonia ha offerto l’occasione, proprio al Vescovo, di inviare un messaggio all’intera parrocchia ed anche a tutte le comunità dell’area interna: «popolazioni e territori rispetto ai quali “si sta provando – ha affermato Morrone – a compiere uno sforzo per capire come bloccare lo spopolamento ed invertire questa tendenza».

Morrone ha evidenziato anche «quanto sia importante riscoprirsi “comunità”; non solo a livello religioso ma anche socialmente: per uscire fuori dalla solitudine e sentirsi cristianamente uniti nei valori della giustizia, della solidarietà e del bene comune». Parole chiare ed intense che non hanno lasciato indifferenti i fedeli in una chiesa gremita ed attenta.

L’appello ad un agire comune per ricostruire su questa forte base valoriale il nostro tessuto sociale è stato espressamente rivolto, ovviamente, anche alle Istituzioni presenti.

Il Sindaco Giuseppe Falcomatà e l’Assessore ai Lavori Pubblici Rocco Albanese, a conclusione della santa messa, hanno infatti voluto ricollegarsi a quanto affermato da Monsignor Fortunato Morrone confermando appieno la presenza del Comune in ogni processo di rigenerazione sociale di queste comunità collinari.

«Un momento molto intimo e pieno di speranza questo in onore della Madonna della Lacrime – hanno affermato il sindaco e l’assessore – la speranza come quella emersa dalle parole del nostro Vescovo che ci dicono che nessuno si salva da solo. La via per il raggiungimento del bene comune è fatta di collaborazione tra tutte le forze sane che operano sul territorio».

L’Iniziativa «ne è stata esempio grazie alla sinergia con la parrocchia, amministrata da Don Giovanni Zappalà, che ha riunito cittadini e associazioni raggiungendo oggi un risultato splendido con una iniziativa che proseguirà nei prossimi giorni. Poi l’organizzazione del presepe medievale, a partire dal 26 dicembre, sarà ulteriore occasione attrattiva per far visitare gli straordinari paesaggi e le bellezze di questo nostro borgo».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it