Ospedale Annunziata di Cosenza

LA LETTERA APERTA“Gentile Direttore, mi permetto di sottoporLe una lettera aperta che riguarda l’Azienda Ospedaliera di Cosenza con la preghiera che possa pubblicarla, conoscendo la Sua acclarata sensibilità sui problemi che riguardano la sanità.L’Azienda Ospedaliera di Cosenza ha emesso un bando per assegnare gli incarichi di funzione organizzativa di coordinamento per il personale appartenente all’area dei professionisti della salute e dei funzionari – ruolo Sanitario con delibera n. 621 del 07/12/2023. Praticamente la Direzione strategica dopo tanto tempo in stand-by, ha fretta di assegnare gli incarichi non tanto per le funzioni che andranno a svolgere e per favorire l’utenza tanto martoriata, ma per sistemare alcune figure che potrebbero essere strategiche e funzionali alle direttive “aziendali”. In effetti hanno contribuito alla stesura del bando i sindacati e la rsu aziendale, per sistemare gli equilibri e gli appetiti all’interno dei sindacati più conosciuti, il bando ha subito tre modifiche al momento, ma non è detto che ne possa subire altre (si parla di qualche amica di un politico/a che è rimasta fuori dalla griglia). Voci di corridoio dicono che tutti i sindacalisti gironzolano nei corridoi dell’azienda su e giù, nell’attesa che possano bussare alla porta giusta per trattare una posizione di qualche benevolo amico o magari trattarsi qualche posizione personale, infatti questo spiega le modifiche quasi quotidiane del bando. Non si tratta più nelle sedi deputate al confronto sindacale, ma in stanze private per sistemare al meglio le logiche personali, praticamente la triplice e la rsu, fanno a turno per trattare le cose private, contattando i vari big aziendali che contano. Insomma, un “do ut des“ applicato in modo cinico e spregiudicato, diciamo che per chi crede nei sindacati fornisce l’idea “dell’onestà intellettuale“. In tutto ciò l’operatore onesto, come il sottoscritto che non conosce nessuno e che per sua fortuna non è stato mai iscritto ad un sindacato, rischia di partecipare e di non essere considerato perché non fa parte delle logiche spartitorie. Questa è l’aria che si respira all’azienda ospedaliera di Cosenza. Pensate che le postazioni più importanti e interessanti anche economicamente saranno assegnate alle persone più vicine alla direzione strategica e ai sindacati più importanti che già hanno posizionato le loro pedine nelle postazioni previste, pensate “avvalendosi di calcoli matematici”… Per far quadrare i conti l’amministrazione di concerto con i sindacati più importanti ha dato un peso del 40% al colloquio che contribuisce al punteggio finale (il braccio operativo per la gestione “disinteressata” del colloquio sarà il Sitra) che inciderà sicuramente per favorire la logica spartitoria. Infatti nelle varie normative per questi incarichi di funzione si dice che si può fare un colloquio ma non necessariamente e sicuramente non con questo peso. All’interno della gestione sono state scelte strutture con il peso maggiormente economico, altre strutture semplici (si veda recupero e riabilitazione) che di logica non dovrebbero essere messe al bando proprio perché strutture semplici come tutte le altre che quindi dovrebbero partecipare sicuramente non a questo bando. L’ultima chicca è escludere dagli incarichi di funzioni i cosiddetti “strutturati” che vengono riconosciuti vincitori senza partecipare in virtù del fatto che avrebbero una situazione che si era incagliata un po’ di anni orsono, e quindi si sanerebbe alla faccia di tutte le norme evitando la partecipazione al concorso, assegnando otto strutture si può dire “d’ufficio”, questo è l’ultimo accorgimento fatto in accordo con le organizzazioni sindacali e la rsu pare nei corridoi. Vien da chiede se all’interno dei magnifici 8 c’è qualche sindacalista o rsu che ha cercato di proteggere la propria posizione. Forse, bu! Qualcuno che conosce bene l’ambiente dice che sono in tanti. Si tratta di situazioni che erano già state discusse con l’amministrazione tant’è che per tutta risposta l’amministrazione ebbe un riscontro all’incirca il 26 ottobre 2023 dall’Aran interpellata, che non da una risposta al quesito ma cita la norma generale evitando la risposta diretta evidentemente non pertinente, però prontamente presa per buona dall’ amministrazione. Sicuramente questo è un abuso che consente di creare una via preferenziale e di salvaguardia per i magnifici otto, che si presta a ricorsi legali. Chi scrive insieme ad altri si sta organizzando per resistere legalmente a questo bando “ad personam“, che fa acqua da tutte le parti. Ci sono tantissime altre irregolarità che saranno citate nelle sedi opportune.Gentile ed appassionato Direttore, le chiedo se secondo Lei l’amministrazione impegnata com’è per sistemare le varie caselle può tener conto di quello che Lei scrive doverosamente sollecitato dai cittadini assetati di buona Sanità? Gli interessi sono altri non quelli di sterilizzare le sale operatorie o quant’altro… e poi una mosca. Che peso ha…” Lettera firmataChiunque volesse intervenire in contraddittorio o per integrare i fatti oggetto della missiva soprariportata, che tratta con estrema continenza fatti di rilevante interesse pubblico, può scrivere a info@calabriainchieste.it