Il campo sportivo Zicarelli

FUSCALDO (Cs) – In merito alla vicenda del campo sportivo “Gianluigi Zicarelli”, “interdetto” al gioco alla Polisportiva di Fuscaldo, è intervenuto il sindaco Giacomo Middea https://www.calabriainchieste.it/2023/12/15/i-ragazzi-dellas…ifosi-e-politici/

«L’Amministrazione comunale è aperta al dialogo ed al confronto costruttivo e manifesta ampia disponibilità a ricercare una soluzione che possa soddisfare tutti, magari prendendo in considerazione il campo di ridotte dimensioni, adiacente al terreno di gioco principale, che potrebbe essere reso omologabile, al fine di disputare le partite dei più piccini, anche, eventualmente, a cura e spese della richiedente o valutando, concordemente, ulteriori possibili proposte e/o soluzioni». 

Il sindaco ha poi evidenziato come «con protocollo n° 5072 del 21/09/2023 è stato consentito alla Polisportiva l’utilizzo del campo sportivo “G. Zicarelli”, negli orari e nei giorni in cui non è utilizzato dal Fuscaldo Calcio Asd 1973, al fine di svolgere le attività rientranti nell’atletica leggera».

Sino ad oggi, «tale facoltà non è stata, in pratica, esercitata, così come non risulta che siano mai state effettuate le operazioni di pulizia della struttura, quali taglio erba e/o attività similari, raccomandati in quella sede».

Per quanto concerne l’utilizzo dell’impianto concesso al Fuscaldo Calcio ASD 1973, «si rammenta che, da sempre, come peraltro ben noto a tutti, tutte le amministrazioni succedutesi nel tempo hanno consentito che la squadra di calcio che rappresenta la nostra cittadina, potesse allenarsi e disputare le partite casalinghe nello stadio di proprietà del Comune di Fuscaldo. Sin dal momento del proprio insediamento, questa Amministrazione ha posto in essere tutta una serie di interventi, grazie anche al prezioso ausilio dell’ASD Fuscaldo Calcio 1973, per restituire al proprio antico splendore quell’impianto sportivo».

Il prossimo passo, ha sottolineato ancora il sindaco «sarà rendere nuovamente agibili quelle parti dell’impianto che, ad oggi, non sono ancora tali. Anche in quest’ottica, l’integrità del campo di gioco va salvaguardata, principio che, peraltro, era stato ribadito anche nel protocollo n° 5072 del 2023 summenzionato. Consentirne l’uso per partite tra squadre composte da 7 o 8 giocatori e non da 11, comporterebbe, giocoforza, una delimitazione del campo da gioco medesimo, con tracciamento della linea di metà campo, dell’area di rigore ecc, ecc, parti non delimitabili con birilli o oggetti simili, nonché l’uso di porte di dimensioni ridotte, porte non in dotazione all’impianto né in possesso del Comune, operazioni che potrebbero pregiudicare l’integrità suddetta».

L’impianto sportivo «è di proprietà comunale, non di proprietà comune. L’Autorità rappresentante dell’ente, che ne è il legittimo proprietario, ne concede l’utilizzo in base ad apposito regolamento esistente, alle leggi vigenti in materia ed ai principi di trasparenza ed equità che connotano ogni singolo atto dell’agire di questa Amministrazione Comunale».

La salute, lo svago ed il divertimento dei bambini «sono valori da garantire e tutelare, ragion per cui abbiamo consentito, seppur non preventivamente coinvolti, così come buon senso e normativa vigente avrebbero imposto, che la Polisportiva possa svolgere le attività connesse all’atletica leggera nell’ambito del bando “Sport di tutti – Quartieri”».

Infine: «Dunque, nessun diniego di utilizzo dell’impianto sportivo comunale, come erroneamente fatto emergere da un racconto della vicenda che mancava di sentire, come si suol dire, l’altra campana».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it