COSENZA – Il recentissimo esito delle elezioni provinciali di Cosenza (https://www.calabriainchieste.it/2023/12/21/elezioni-provinciali-di-cosenza-ecco-gli-eletti-tutti-i-voti/) fa emergere nuovi equilibri e rapporti di forza tra punti di riferimento di partiti e gruppi di potere, in particolare all’interno di Forza Italia e del centrodestra cosentino.

V’è da dire, intanto, che Forza Italia è il primo partito, grazie soprattutto alle sue tanti correnti e portatori di voti.

In tale contesto, tuttavia, facendo un confronto rispetto al passato, emerge che il gruppo del senatore Tonino Gentile è l’unico ad avere realmente vinto (elezione Alfonso D’Arienzo: https://www.calabriainchieste.it/2023/12/21/voto-alla-provincia-di-cosenza-alfonso-darienzo-primo-eletto-di-forza-italia/), mentre il vice presidente del consiglio regionale Pierluigi Caputo, un vero e proprio “governatore” della sanità provinciale, con piena fiducia e poteri politici a lui attribuiti dal governatore Roberto Occhiuto (forte anche dei voti e del sostegno dell’ex governatore presidente Mario Oliverio), elegge un candidato che arriva solo quarto (Francesco Morelli), mentre Tiziana Battafarano rimane esclusa (prima dei non eletti).

I “colonnelli” di Roberto Occhiuto, dunque, perdono aderenza sul territorio, mentre il solo assessore regionale Gianluca Gallo mantiene la sua forza elettorale.,

Anche la stessa presidente Rosaria Succurro, che sosteneva con forza e convinzione il candidato Arturo Suriano di Amantea, non è riuscita a raccogliere significativi risultati.

Male anche Orlandino Greco, che nell’ambito di un accordo con la Lega, ossia con la parlamentare Simona Loizzo, non è riuscito a fare eleggere il suo fedelissimo: Giovanni Tenuta (Loizzo avrebbe invece portato, a quanto pare, Andrea Algieri, primo eletto di Idm).

La sinistra, dal canto suo, non brilla, nonostante governi in Comuni grossi come Cosenza e Corigliano Rossano, dove un voto vale tanto