Il sindaco Ermanno Cennamo

CETRARO (Cs) – Apertura del Punto nascita, anche il Psi di Cetraro attacca Cennamo e dopo «questo ennesimo scivolone del sindaco e della sua maggioranza» si augura che la coalizione di governo si dimetta.

«Si ripete a distanza di sei mesi la stessa storia della presunta apertura del Polo chirurgico – esordisce il Psi –  Il sindaco, seguito a ruota dal vicesindaco (“costretto” poi obtorto collo a rettificare) e da altri componenti di maggioranza, si lancia in dichiarazioni di giubilo per la riapertura del punto nascita, chiuso ormai da quattro anni».

E così: «Ancora una volta, pur di apparire sui social e vendere fumo, sindaco e giunta finiscono per veicolare notizie false, incomplete e tendenziose. É ormai un classico dell’amministrazione comunale che si ripete nel tempo – attaccano i socialisti – Dalla vertenza del predissesto finanziario, alla sanità, per finire alle questioni più ordinarie: solo disinformazione, approssimazione ed inconcludenza. Sulla sfondo una città in piena agonia». 

«L’ultima vicenda è lampante: come si fa a non capire che il decreto del commissario alla sanità non riapre il punto nascita, ma dispone solo le azioni necessarie per la futura riattivazione?

Sarebbe opportuno, per questi amministratori, ritornare sui banchi di scuola ed imparare, quantomeno, che è necessario leggere ed interpretare prima di fare dichiarazioni avventate.

Il dato vero della vicenda è invece la volontà espressa dal Commissario alla Sanità Occhiuto, che (col decreto 331/2023) ha demandato all’Asp di Cosenza la riapertura del punto nascita di Cetraro, concedendo 180 giorni di tempo per la rimozione delle criticità riscontrate.

Un risultato, questo sì, conseguito grazie all’egregio lavoro ed alla interlocuzione della commissione paritetica consiliare, di cui fanno parte gli esponenti di minoranza.

Questo ennesimo scivolone del sindaco e della sua maggioranza si aggiunge ad una inarrestabile debacle», incalzano i socialisti.

Un disordine amministrativo senza precedenti, assenza totale dell’amministrazione sulle criticità ordinarie e straordinarie, lotte intestine all’interno dell’esecutivo e mancanza di visione hanno ridotto la città in uno stato di depressione perenne.

Riteniamo, come socialisti, che la misura sia ormai colma.

Ci auguriamo solo che, col nuovo anno – conclude il Psi – sindaco e giunta siano investiti da un minimo di responsabilità verso la comunità e si decidano, senza ulteriore indugio, a consegnare le chiavi del Comune al Prefetto di Cosenza».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it