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Maggioranza sfuggente sulle contestazioni della Corte dei Conti: l’opposizione abbandona l’aula per protesta

Situazione paradossale al Comune di Falconara Albanese: confronto in sede di Consiglio comunale “non consentito”. Opposizione valuta di inviare nota al Prefetto

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Una veduta di Falconara Albanese

FALCONARA ALBANESE (Cs) – E’ da tre mesi che la maggioranza si sottrae al confronto, in sede di consiglio comunale, sulle gravi criticità rilevate dalla Corte dei Conti nella gestione dell’Ente locale.

E’ dallo scorso mese di ottobre, infatti, che il gruppo di minoranza “Uniti per Falconara” non riesce a ottenere l’inserimento dell’importante e delicato argomento in un ordine del giorno, sebbene richiesto da un quinto dei consiglieri comunali, come previsto dalla legge.

Ed è per tale ragione che, nell’ambito della seduta di civico consesso del 30 dicembre scorso, i consiglieri del gruppo “Uniti per Falconara” hanno abbandonato l’aula in segno di protesta; una iniziativa forte, mai assunta prima d’ora dai consiglieri Giuseppe Porco e Dario Belligerante.

Ma andiamo con ordine.

L’11 dicembre scorso il gruppo Uniti per Falconara ha protocollato in municipio una richiesta di convocazione di consiglio comunale in seduta straordinaria e urgente per discutere sulla «grave e critica situazione evidenziata dalla Corte dei Conti sezione regionale di controllo per la Calabria, con delibera del 25 maggio 2023».

Un argomento scottante su cui la maggioranza appare sfuggente, scansando il confronto in sede di consiglio comunale, verosimilmente per non essersi ancora adoperata ad ottemperare alle singole contestazioni della Corte dei Conti.

Sebbene vi sia stata, infatti, una replica alla delibera in questione, si tratterebbe – secondo quanto si è appreso – di un riscontro a dir poco “evasivo”.

Nella richiesta di convocazione del consiglio, inviata al sindaco del Comune di Falconara Albanese e al segretario comunale, i consiglieri Porco e Belligerante, tra l’altro scrivono: “Chiedono che venga convocato un consiglio comunale, straordinario ed urgente, in seduta aperta, con il seguente ordine del giorno:

“provvedimento assunto dal consiglio comunale in seno alla seduta del 23 ottobre 2023 (in reiterazione alla discussione del Consiglio comunale del mese di agosto scorso) con riferimento alla grave e critica situazione evidenziata dalla Corte dei Conti sezione regionale di controllo per la Calabria, con delibera del 25 maggio 2023. Determinazione dell’Ente comunale“.

Visto il lasso di tempo trascorso, dalla seduta del 23 ottobre scorso nella quale il consiglio comunale sì determinava per una riconvocazione nei tempi di 10/15 giorni; attesa l’inadempienza al provvedimento consiliare e vieppiù alle indicazioni della Corte dei Conti, si suggerisce e si chiede di convocare il Consiglio comunale nel più breve tempo possibile”.

Quanto sopra si è dunque reso necessario perché la maggioranza ha sì convocato un consiglio comunale, il giorno prima della scadenza dei termini di legge, ma senza inserire l’ordine del giorno richiesto, come imposto dall’articolo 39 comma 2 del Tuel e senza nemmeno comunicare nulla al primo firmatario della richiesta circa il mancato inserimento dell’argomento all’odg.

Ragion per cui l’opposizione starebbe anche valutando di inviare una comunicazione al Prefetto di Cosenza.

Il gruppo del sindaco, dunque, sembra temere un confronto civile e democratico sullo scottante argomento delle contestazioni a firma della Corte dei Conti.

Argomento che, secondo l’opposizione, è pericoloso, dal punto di vista contabile e amministrativo, potendo anche portare a un dissesto economico e finanziario dell’Ente.

A ottobre è stato infatti approvato il bilancio che non terrebbe in alcun modo conto di quanto evidenziato dalla Corte dei Conti.

Seguiremo dunque la vicenda, auspicando una replica di merito da parte dell’amministrazione comunale al fine di offrire un chiarimento pubblico ai cittadini.