CASTELLAMARE DI STABIA (Na) – Una vera e propria follia è avvenuta al pronto soccorso dell’ospedale di Castellammare di Stabia nella notte tra il 3 e il 4 gennaio. Un’infermiera, infatti è stata massacrata di pugni per aver chiesto ai familiari di un ricoverato di attendere il paziente in sala d’aspetto. Secondo le prime informazioni al riguardo la donna avrebbe riportato diverse ferite, tra cui la rottura del setto nasale, dei denti e delle labbra. Su fatti è stata aperta un’indagine.
I fatti sono avvenuti all’Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. L’infermiera sarebbe stata massacrata di pugni solo per aver chiesto ai familiari di un paziente di attendere in sala d’aspetto. Una richiesta giunta anche per facilitare l’intervento stesso dei medici. Alcuni parenti di un ricoverato però, urtati dalle richieste dell’operatrice sanitaria, l’hanno presa per i capelli e massacrata di pugni. Sulla vicenda, intanto, sta indagando il commissariato di Castellammare di Stabia, che ha acquisito i filmati di videosorveglianza dell’ospedale.
L’infermiera massacrata di pugni, secondo le informazioni al riguardo avrebbe riportato la rottura del setto nasale, delle labbra e dei denti. Sarebbero 25 i giorni di prognosi.
Sull’argomento si è espresso anche il direttore generale dell’azienda sanitaria del quadrante a Sud di Napoli. «Siamo stanchi delle violenze. Chiediamo l’immediata attivazione del drappello di polizia all’interno del presidio. Arrivati a questo punto la militarizzazione degli ospedali è l’unica strada percorribile. Ogni giorno gli operatori sanitari raggiungono il posto di lavoro per curare e non certo per rischiare la vita. Naturalmente, nel percorso giudiziario che seguirà questo atto di violenza, come azienda ci costituiremo parte civile». (Chronist).