REDAZIONE – Da oggi Oscar Pistorius è in libertà vigilata, rilasciato dalla prigione di Atteridgeville, dopo aver scontato quasi 9 anni di carcere per l’omicidio della fidanzata, Reeva Steenkamp.
L’ex atleta è stato condannato ad una pena di 13 anni e cinque mesi inflitti nel novembre 2017. Soprannominato “Blade Runner” per le lame che rimpiazzavano i suoi arti inferiori amputati, Pistorius fu il primo atleta disabile a competere in una gara olimpica (Londra, 2012).
Giudicato colpevole dell’omicidio della sua fidanzata, Reeva Steenkamp, avvenuto nelle prime ore del giorno di San Valentino del 2013, Pistorius dovrà osservare l’obbligo di sottostare a tutte le condizioni di libertà vigilata tra cui il divieto di consumare alcolici e di rilasciare interviste ai media, e sarà monitorato fino alla data di scadenza della sua pena, nel 2029.
La madre di Reeva Steenkamp, ha commentato il rilascio dal carcere, avvenuto oggi all’alba, dell’ex campione paralimpico omicida, dicendo di star scontando “l’ergastolo” nel suo dolore. Il marito di lei, Barry Steenkamp, è morto lo scorso 14 settembre, “di dolore” per la perdita della figlia, secondo quanto dichiarato da June.
«Non ci potrà mai essere giustizia se la persona amata non tornerà mai più, e nessuna permanenza in carcere riporterà indietro Reeva. Noi, che siamo rimasti indietro, siamo quelli che stanno scontando una condanna a vita», ha detto June.