CASSANO ALL’JONIO (Cs) – Il movimento politico ArticoloVENTUNO ribadisce la posizione di incandidabilità dell’attuale sindaco, Gianni Papasso, e chiarisce anche il perché.
«Premesso che per noi di ArticoloVENTUNO, ribadiamo che il miglior candidato possibile per la prossima competizione elettorale è e resta l’attuale Sindaco – scrive il movimnto politico – perché riteniamo la sua azione amministrativa, per come spesso dimostrato nei nostri interventi, sotto gli occhi di tutti, inutile e dannosa e figlia di un metodo arcaico presente dal 1987 (data del primo ingresso in Comune che non ha mai abbandonato). Questo sistema clientelare non regge più: chi ha avuto vuole di più e tutti quelli che vorrebbero sanno che non verranno accontentati».
Dopo anni di «consapevole lassismo e senza protezione per i più deboli si arrivano a pignorare i conti tramite la società dove assume una persona a lui vicina che per sue indicazioni definisce “segretaria personale”. Quanti concorsi si potranno espletare sino alle elezioni? Quante persone precarie ancora potrà assumere nella società di raccolta rifiuti, facendo pagare il massimo della tariffa a fronte dell’aumento della differenziata?».
Nonostante «gli ultimi strepiti diventati sempre più costosi e superflui e nel mentre chi governa è sempre più disposto a vendere l’anima al diavolo pur di rimanere imbullonato ad una poltrona ormai piena di privilegi (stipendi, auto, segretaria personale, segreteria affollata, autista, potere di disporre) anziché ridurre gli sprechi e dare sostegni concreti ai cittadini. È stata praticata con scientifica cattiveria la politica delle tre F: feste, farina (per pochi), e forca».
Almeno «sino ad una prossima candidatura più in alto, qui la storia si ripete per la seconda volta: come diceva un grande, la prima come tragedia con il famoso e disperato “effetto trascinamento” e la seconda come “farsa” a trovare scuse ingannevoli per tenere a bada i suoi, ipotizzando comunque candidature che lo vedono protagonista su tutto e tutti in base al suo Testo Unico il Tupa (testo unico papasso)».
Ma non finisce qua: «addirittura, in ultimo, si ipotizza l’utilizzo di ‘marionette’ con l’attuale Sindaco nei panni d’assessore sino alle Regionali. Ma un cambio generazionale non è contemplato nel nostro territorio? È immaginabile che chi è presente dal 1987 nel Comune con incarichi vari, continui ad essere ininterrottamente in prima linea?».
E la farsa consisterebbe «nel non mollare la poltrona per spolpare fino alla fine il Comune ed i cittadini così da continuare a fare il burattinaio. Qui il ritorno delle Signorie con lo spadroneggiare dei Medici a Firenze mentre in Francia un giovane di 34 anni arriva a fare il primo ministro».
In questo scenario, «siccome pensiamo che la gente ne abbia piene le tasche di tutto ciò, e siccome, per come abbiamo detto nella I parte, gli Asini non volano, almeno di leggi successive, al momento purtroppo resta ‘incandidabile’. Sottolineiamo il “purtroppo” e sconsigliamo gabole inutili, perchè in Italia siamo ancora in uno stato di diritto e Cassano si trova in Italia».
A maggior conto «proponiamo in questa II parte uno spaccato esplicativo che spazza via qualche bugia di troppo che qualcuno racconta per sopravvivere. In precedenza vi abbiamo già rappresentato, per chiarezza e per evitare confusione, i motivi dell’incandidabilità ed adesso vi proponiamo i i luoghi preposti, previsti dal Ministero attraverso la Commissione Elettorale, in cui vengono assunte le decisioni di candidature».
Infine: «La legge è talmente chiara che non esige d’interpretazioni: il quarto mandato nel caso specifico di Cassano non è previsto. Atteniamoci a questo e si eviti di ingenerare confusione tra i cittadini».