CATANZARO – Il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese.
«L’ammodernamento e la completa realizzazione della Strada statale 106, rappresenta il punto fondamentale della “Vertenza Calabria” aperta tra i sindacati confederali e il Governo regionale calabrese, nei mesi scorsi».
La richiesta di adeguamento strutturale e ammodernamento di questa opera strategica «non è una sollecitazione estemporanea su cui siamo chiamati ad incalzare in occasione di tragedie come quella consumata lo scorso 6 gennaio, in cui hanno perso la vita quattro giovani».
L’incontro dei giorni scorsi tra i vertici di Cgil, Cisl e Uil, il presidente della Regione e Anas, quindi, «è solo un primo passo verso l’obiettivo imprescindibile dell’ammodernamento della Strada Statale 106, ma serve una mobilitazione ampia e unitaria che tenga alta l’attenzione e ad imprimere la dovuta accelerazione sugli impegni assunti».
La mobilitazione che «organizzeremo nelle prossime settimane è finalizzata anche a sollecitare il Governo ad individuare i 4 miliardi e mezzo che servono per completare il tratto della 106 da Crotone a Catanzaro e poi per trovare i rimanenti 10 miliardi per il tratto Catanzaro-Reggio: c’è la necessità tanto di velocizzare i lavori sulla 106 quanto di individuare le risorse», ha detto ancora Scalese.
Risorse che «siamo ancora in tempo ad individuare, dirottando su questa infrastruttura i “fondi perduti” stanziati per la immaginifica e faraonica opera che il Governo Meloni insiste a presentare come imprescindibile per lo sviluppo economico del Mezzogiorno, quel Ponte sullo Stretto di Messina, per cui al momento vediamo sono impegni di spesa per nomine e consigli d’amministrazione».
Sui temi della sicurezza e della statale 106 «chiameremo a raccolta anche i sindaci e le amministrazioni locali che negli anni continuano la conta delle croci ai bordi di questa arteria disastrata e pericolosa. Quella del finanziamento per la realizzazione del tratto Catanzaro e Crotone è una buona notizia, vista la strategicità dell’arteria che collega due punti nevralgici dell’area centrale, che si dirama tra le due province scongiurando l’isolamento di decine di piccoli centri disseminati nelle aree interne. Le tratte prioritarie individuate sono la Rossano-Crotone e la Catanzaro – Crotone vista anche la presenza di risorse già destinate all’opera: nel primo segmento, lungo 70 chilometri, l’impegno di spesa è di oltre 4 miliardi di euro; per la seconda tratta, lunga 50 chilometri, l’impegno di spesa è di oltre due miliardi suddiviso in sei lotti funzionali. Ma non basta: per questo – conclude Scalese – è il momento di tenere alta l’attenzione sulla infrastruttura e la sua messa in sicurezza, prima di piangere le prossime vittime».
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