AMANTEA (Cs) – Il consigliere di maggioranza Orazio Mannarino ha rimesso le deleghe nelle mani del sindaco https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02az6Uce7PQRST5YPmBiHVeFbxdyLiWHdvsoYgtJyT5W2afzogs8vhzZdyGjBUFfNjl&id=100038549532677 una notizia che non ha sconvolto il Partito democratico, considerando lo stato di malessere insistente in seno all’Ente locale più volte denunciato anche della coalizione di centrosinistra.
«Tanto tuonò che piovve. Solo ieri denunciavamo il grave e reiterato atteggiamento da parte del Primo cittadino nei confronti di alcune realtà associative e insieme il malessere che diversi consiglieri di maggioranza ormai da tempo avvertono».
Il fatto che oggi il consigliere Orazio Mannarino abbia riconsegnato le sue importanti deleghe al Sindaco «non è un fatto di poco conto. E ancor meno lo sono le motivazioni: “di non essere mai stato preso in considerazione e di non aver mai avuto modo di usarle in pieno”. Come nel Signore delle mosche di Golding evidentemente per parlare bisogna prendere la conchiglia; ed è un bel problema se questa è detenuta da un esiguo cerchio magico. Si narra di scelte imposte da pochi. Di dispetti, insofferenze e conflitti. Di deleghe rimaste sostanzialmente sulla carta».
La coalizione di centrosinistra denuncia ancora: «C’era un tempo in cui le porte della stanza del Sindaco erano aperte. Ora anche i consiglieri, i rappresentanti del popolo, sono costretti a prenotare un appuntamento per farsi ricevere. A Mannarino (ma non è il solo!) viene preclusa addirittura la possibilità di esercitare le proprie deleghe. Quella tra la terra e la luna è la distanza che questa amministrazione ha tracciato tra l’istituzione e il cittadino».
Infine: «Tutti sappiamo che Orazio Mannarino, persona mite e stimata, non è un consigliere qualunque. Il suo gesto – coraggioso e che apprezziamo – rappresenta la conferma di una deriva che l’amministrazione da tempo ha imboccato. Fino a quando il “cerchio magico” ha intenzione di tenere sotto scacco Amantea e Campora? Noi rinnoviamo l’invito ai consiglieri di buon senso a dissociarsi, a porre fine a questa fallimentare esperienza che nuoce alla città».
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