AMANTEA (CS) – Tanti e ingiustificati ritardi, da parte dell’amministrazione comunale, nella consegna dello stadio “Stefano Medaglia”. Ritardi che, purtroppo, stanno avendo gravi ripercussioni sulle attività calcistiche e non solo. Ecco perché “A. C. D. Città Amantea 1927” si è detta pronta a consegnare la squadra al Comune.
«Non possiamo più accettare e tollerare la continua mancanza di rispetto da parte dell’Amministrazione comunale nei confronti della società calcistica “A. C. D. Città Amantea 1927” e di conseguenza verso i giovani sportivi, i tifosi, verso tutta la popolazione, essendo la squadra calcio un altro valore storico appartenente alla città», denuncia la società sportiva.
È del tutto evidente, «sotto tutti gli aspetti, l’incapacità del Sindaco e di gran parte dei suoi amministratori di comprendere la situazione di difficoltà che, oramai da diversi mesi, affligge la società calcio per l’indisponibilità dello stadio “Stefano Medaglia”».
Le problematiche derivanti «dal rinnovo di documenti amministrativi dello stadio, evidenziate ed accertate dal tecnico incaricato da parte dell’Amministrazione comunale, che hanno portato, dapprima, alla chiusura dell’intera struttura sportiva e, successivamente, solo a distanza di circa quattro mesi, all’utilizzazione del solo terreno di gioco a porte chiuse, dopo questo lungo tempo trascorso, ancora non si sa a che punto si trova, così pure, gli interventi di manutenzione individuati nella relazione dello stesso tecnico, sicuramente di facile esecuzione, si eseguono con grande lentezza di sicuro ingiustificabile».
Eppure, «era stato assicurato da parte del Sindaco e dal tecnico incaricato che entro la fine del mese di Novembre u. s. tutto sarebbe stato risolto. Un altro inganno. Tante promesse, tutte puntualmente disattese. Delusione totale».
E, ancora: «Nessuno degli amministratori ha poi ritenuto opportuno informarci sul perché di questo ritardo, solo durante qualche incontro occasionale con alcuni di loro, dove praticamente è stato detto di tutto e nulla di vero. Nessuno di essi ha ritenuto sapere le difficolta economiche che questa società, senza scopo di lucro, per un interesse comune, sta attraversando a causa del mancato ricavo della vendita dei biglietti delle partite in casa e dei mancati sponsor e delle spese continue da affrontare».
E, poi: «Nessuno ha ritenuto confrontarsi moralmente e civilmente con questa società per individuare una seppure momentanea soluzione. Tutto ciò è irrispettoso, significa non avere il dovuto rispetto verso tutte quelle persone che, oltre al proprio lavoro, riescono a dedicare del tempo in campo sociale, sottraendolo anche ai propri cari, per il bene di tutta la collettività».
Il Sindaco «parla tanto di legalità, ma un tale comportamento umano rappresenta, di sicuro, il simbolo della “illegalità”, per la mancanza di rispetto perpetrata a danno dei nostri giovani, a cui viene negato il sacrosanto diritto di fare sport nella propria città, davanti al proprio pubblico, verso i tifosi a cui viene sottratto la possibilità di sostenere la loro squadra, verso le persone che come noi e come tante altre, con l’associazionismo svolgono un ruolo importante, senza alcun interesse se non quello del bene comune, collaborando con l’amministrazione locale a risolvere problemi di diversa natura, ancora, verso la città tutta, perché, così, si rischia di distruggere un pezzo importante della sua storia, appunto, quella calcistica, che a breve festeggerà il suo primo secolo».
La società calcistica “A. C. D. Città Amantea 1927” ha poi evidenziato come «noi, con il senso del dovere che ci ha sempre contraddistinto, vogliamo tenere fede agli obblighi assunti, non vogliamo che la città di Amantea, la nostra città, possa essere privata di un pezzo della sua storia e con ulteriori sacrifici, in particolar modo sotto l’aspetto economico, porteremo a termine il campionato! Non ci sentiamo di abbandonare la nostra amata squadra e questi ragazzi meravigliosi che, nonostante i risaputi problemi, senza mai lamentarsi, sono sempre ligi al proprio dovere, onorando settimana dopo settimana la maglia con i colori blucerchiati, da loro con onore indossata, portando a casa risultati meravigliosi».
Dopodiché, «annunciamo sin da ora che, finito il campionato, se non si avranno certezze sin da subito sulla disponibilità e l’idoneità del campo di calcio per le relative attività, questa società, con molto rammarico, consegnerà la squadra al comune, restando doverosamente vigile sul destino della medesima».
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