Il segretario del Partito democratico di Amantea, Enzo Giacco

AMANTEA (Cs) – Solidarietà a Orazio Mannarino da parte del Circolo del Partito democratico di Amantea. Il consigliere comunale, lo ricordiamo, ha rimesso le deleghe nelle mani del sindaco, restando comunque nelle file della maggioranza.

«Le parole del Sindaco sono inaccettabili. Come mai questo nervosismo in Comune? C’è chi si prepara ad abbandonare la maggioranza?» si domanda la coalizione di centrosinistra.

«Le parole rivolte dal Sindaco ad Orazio Mannarino sono inaccettabili. Le accuse a lui indirizzate sono altamente lesive della sua storia, che in città tutti conoscono. Se Pellegrino siede sulla sua poltrona dovrebbe ringraziarlo, e invece persevera nell’atteggiamento di chi guarda il resto del mondo con superbia e superiorità!»

In città «si narra di litigi frequenti tra Sindaco e alcuni altri consiglieri di maggioranza (una maggioranza che Pellegrino non avverte il bisogno di riunire dallo scorso mese di maggio!) che non digeriscono più questi metodi. Un cerchio magico composto da pochi componenti dell’amministrazione si è sostituita a questa. La democrazia che cede il posto a periodici monologhi!».

«In Comune c’è un certo nervosismo. E riteniamo, alla luce anche degli ultimi avvenimenti, che questo non sia dovuto esclusivamente ai conflitti interni alla maggioranza, alla incapacità di ottenere risultati significativi, alla riconsegna delle deleghe da parte di un consigliere delegato o al fatto che altri – per dignità personale e per rispetto verso la città – pare si stiano apprestando a distinguersi da una maggioranza in affanno».

E, ancora: «A loro noi continuiamo ad appellarci per accorciare i tempi di questa agonia che male sta facendo alla nostra bella cittadina».

In tutto questo «non è nota la posizione di Cambiamo rotta. Come Socievole e il suo gruppo – che doveva essere alternativo a questa maggioranza – mantenga un silenzio assordante rispetto ad un atto così forte, come quello che ha fatto Mannarino, è davvero incomprensibile! Battano un colpo o comunichino alla città il loro avvenuto ingresso in maggioranza! Amantea e Campora non meritavano tutto questo».

Infine: «Da troppo tempo – da quando è stata inventata la favola della luna – la fantasia supera la realtà. La città ha bisogno di rimettere i piedi per terra. Ciò che è stato venduto come un sogno si è rivelato un incubo. Ai consiglieri che stanno meditando le loro sagge decisioni in favore delle nostre comunità chiediamo di gettar via il rospo dal cuore. Avranno la riconoscenza della città».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it