SAN PIETRO IN AMANTEA (Cs) – Il sindaco del Comune di San Pietro in Amantea, Gioacchino Lorelli, ha inviato una diffida al Consorzio di Bonifica integrale dei bacini del Tirreno cosentino, e per conoscenza al Prefetto di Cosenza e alla regione Calabria.
«Con vostra opportuna conoscenza, con nota protocollo numero 1535, del 19 novembre 2021, insieme ai sindaci dei Comuni del Comprensorio “Oliva – Campo – Savuto”, lamentando la mancata attivazione ed esecuzione degli interventi previsti dal Piano di classifica approvato nel 2014, chiedevano al commissario del Consozio di Bonifica l’immediata sospensione dell’emissione degli avvisi di pagamento, notiziando della criticità i competenti uffici regionali».
In buona sostanza «la nota de qua censurava la determinazione di richiedere pagamenti a fronte dell’inesistente erogazione di qualsivoglia servizio nei territori amministrati, stato di cose che integrava gli estremi della mancata utilità, o meglio dell’insussistenza del beneficio effettivo necessario per la legittimità dell’imposizione del contributo consortile, con conseguente illegittimità degli avvisi.
La comunicazione «rimaneva priva di esito alcuno, fatto salvo l’invio massivo di nuovi avvisi di pagamento, che sebbene privi di fondamento giuridico hanno inciso sui destinatari sia dal punto di vista economico, sia sul piano sanzionatorio, giacché al mancato pagamento in molteplici casi ha fatto seguito l’iscrizione di fermi amministrativi verosimilmente illegittimi per le ragioni testé riferite».
A dare conforto a quanto reiteratamente deplorato «v’è la circostanza che la vasca di captazione realizzata in località “Giardini” nel 1989, e mai entrata in funzione, in quanto mai collettata a tubature, poiché mai poste in essere, tanto da essere impossibile il suo asservimento al servizio irriguo».
Ed è proprio in regime «dello stato di fatiscenza ed incuria in cui versa l’invaso e l’area circostante che mi vedo costretto a inoltrare la presente quale responsabile della sicurezza dei cittadini del Comune da me amministrato, e ciò avviene a seguito del riscontro in luogo, di quanto lamentato nelle numerose segnalazioni di pericolo inoltrate al competente ufficio tecnico comunale».
Alla luce di quanto testé ritenuto e riferito, «vi invito. vi diffido con effetto immediato a provvedere alla messa in sicurezza dell’area, all’esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, mai eseguiti nel corso dell’ultimo triennio, di cui necessita la vasca, ed in tal senso, mi preme infine comunicare che in difetto, mi vedrò costretto ad assumere tutte le determinazioni urgenti e contingibili ritenute più idonee non solo ad assicurare la tutela della sicurezza dei miei concittadini, ma anche quelle occorrente all’accertamento delle eventuali responsabilità civili e penali nella causazione di tale stato di cose».
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