CATANZARO – Il procuratore capo Camillo Falvo, ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 21 imputati coinvolti nella maxi-inchiesta Rinascita Scott. Dopo una serie di rinvii, quella di ieri è stata la prima udienza preliminare tenuta dinnanzi al gup Francesca Loffredo. La pubblica accusa ha insistito sul rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Tra di loro anche imprenditori e funzionari del Tribunale e della Prefettura di Vibo.
Diversi i reati contestati, a vario titolo, agli imputati:Usura, corruzione elettorale favoreggiamento personale e reale, porto e detenzione illegale di munizioni e armi in luogo pubblico, rissa aggravata, trasferimento fraudolento di valori, rivelazione e utilizzazione del segreto di ufficio, tentato omicidio, truffa.
In particolare, è stato chiesto il processo per: Giovanni Giamborino, di Piscopio (già condannato a 19 anni e 6 mesi in primo grado nel troncone principale del maxiprocesso); Nazzareno Pugliese, di San Costantino Calabro; l’ex sindaco di Pizzo Gianluca Callipo (assolto nel filone principale di Rinascita Scott); Claudio Solano; i coniugi Francesco Marcello e Antonella Bartolotti, anche loro di Pizzo; l’assistente giudiziario del Tribunale di Vibo, Danilo Tripodi (condannato in primo grado a un anno nel troncone principale di Rinascita Scott); l’ausiliario dell’Ufficio del giudice di Pace di Vibo Nicola Larobina, e del funzionario della Prefettura di Vibo Michele Larobina; l’imprenditore di San Gregorio d’Ippona Renato Iannello; l’imprenditore, Filippo Polistena di Vibo; il custode del cimitero di Bivona Antonio Fuoco; Filippo Fuscà 43 anni di Vibo; il marocchino Ahmed Goary, 48 anni, residente a Vibo Michelino Scordamaglia, 48 anni, di Vibo Marina; Antonio Scrugli, 33 anni, di Vibo Valentia; Federica Vacatello, 30 anni, di Vibo Valentia; Marco Lo Bianco, 39 anni di Vibo Valentia; Giuseppe Mercatante, 56 anni di San Costantino Calabro; Maria Concetta Paglianiti, 32 anni di Vibo Valentia; Giuseppe Feroleto, 33 anni di Crotone.