Il Comune di Cassano allo Jonio

CASSANO ALLO IONIO (Cs) – L’Associazione ArticoloVentuno boccia il nuovo strumento urbanistico, elencando una serie di presunte gravi criticità, nonostante il quindicennio trascorso per la sua gestazione.

«Condividiamo i tanti contributi sul PSA offerti da piú parti, ed particolare dell’amico Franco Tufaro con il quale avevamo già avuto modo di confrontarci durante le settimane scorse nell’ambito degli incontri che stiamo promuovendo da qualche tempo.

Pur apprezzando le osservazioni, vorremmo sommessamente chiedere a chi di competenza, come ha potuto proporre e far votare uno strumento urbanistico con così tante gravi lacune che, se non corrette, si concretizzerebbero in vere mostruosità.

Un PSA basato su dati ed analisi ormai superate da ben oltre un decennio.

Giova precisare in partenza che, a nostro avviso, sarebbe stato preferibile optare per un PSC o, in alternativa, scegliere l’area del Pollino come riferimento logico ed attiguo con il quale programmare lo sviluppo del nostro territorio.

Veniamo alle criticità, si legge testualmente:

Cassano centro dista solo 2 km dal mare (praticamente secondo chi ha approvato il piano durante l’alta marea, il centro storico viene allagato dal mare);

La narrazione di Marina e Laghi di Sibari che vengono considerate zone compromesse: ci viene spontaneo chiederci cosa si va a fare alla Bit di Milano affannandosi a fare i selfie con il Ministro Santanchè se poi si approva un piano di sviluppo che più che rilanciare, affonda i due centri turistici;

Le considerazioni sulla stazione di Sibari – che solo a seguito della lunetta diventa oggetto di PROPAGANDA – ma che nei fatti viene parificata all’ex discarica di Cariati;

– ed infine la trovata di riconsiderare il MONTE come ZONA TURISTICA, solo per incassare maggiori introiti dalle tasse ed ostacolare così i trasferimenti (situazione che già  in passato lo ha fortemente penalizzato).

Quando invece per undici mesi l’anno, lo stesso Monte, è infestato da erbacce e dove mancano servizi essenziali come la rete fognante, tanto cara a chi amministra.

È evidente che sia chi lo ha proposto (inteso come amministratori e tecnici), sia chi avrebbe dovuto controllare NON lo ha letto e studiato affatto per come meritava, visto che tranne la giustificata astensione di soli due consiglieri di minoranza, per il resto è stato votato favorevolmente dalla maggioranza e opposizione dei presenti, compreso il Sindaco.

Qui non si tratta di miglioramento o adeguamento del PSA per come sarebbe nella natura delle cose, ma di gravissime lacune che sono alla base di un piano che potrebbe pregiudicare inesorabilmente lo sviluppo del territorio comunale.

Di certo non ci saremmo aspettati che dopo una così lunga e tortuosa gestazione durata solo un quindicennio, si fosse partorito una mediocritá del genere».