CATANZARO – Il sostituto procuratore generale della Corte di appello di Catanzaro ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado nei confronti di cinque imputati, giudicati con rito abbreviato e condannati dal gup il 25 febbraio del 2022, nell’ambito dell’inchiesta sui soldi consegnati a un magistrato per ottenere in cambio la scarcerazione di alcuni esponenti della cosca Bellocco con l’intermediazione anche di un avvocato.
Il pubblico ministero ha chiesto ai giudici 6 anni di reclusione per il penalista Armando Veneto, Domenico Bellocco e Giuseppe Consiglio, per il collaboratore di giustizia Vincenzo Albanese, 2 anni di reclusione, e per Rosario Marcellino 4 anni di reclusione. L’udienza è stata aggiornata al 23 febbraio, giorno in cui discuteranno i difensori.
Altri due imputati Vincenzo Puntoriero, 67 anni e Gregorio Puntoriero, 41 anni, sono già stati rinviati a giudizio e per loro è in corso il processo dibattimentale davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Vibo.
Secondo la Procura distrettuale, gli imputati, accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari con l’aggravante delle modalità mafiose, avrebbero dato danaro o comunque avrebbero svolto il ruolo di intermediari nella dazione di soldi al magistrato Giancarlo Giusti (deceduto) per ottenere in qualità di giudice relatore ed estensore del Tribunale del Riesame di Reggio Calabria l’annullamento di alcune ordinanze di misure cautelari emesse dal gip su richiesta della Dda reggina.