SOVERATO (Cz) – I Carabinieri della Compagnia di Soverato, per il tramite delle Stazioni dipendenti, hanno svolto un servizio straordinario di controllo dei detentori di armi da fuoco, accertando diverse violazioni.
Nel complesso sono state effettuate oltre 60 verifiche nei confronti dei possessori di armi nei comuni di Soverato, Badolato, Chiaravalle Centrale e Guardavalle. In due distinti controlli, i Carabinieri hanno rinvenuto complessivamente 2 fucili da caccia e relative munizioni. Nella fattispecie, a seguito del decesso dei rispettivi congiunti negli anni scorsi, gli eredi hanno continuato a mantenere il possesso delle armi senza il previsto titolo di polizia.
In un’altra ispezione, un 72enne è stato trovato in possesso di una doppietta, non oggetto di furto, tuttavia mai denunciata all’Autorità di Pubblica Sicurezza, pur essendo il detentore in possesso di titolo di polizia. Nell’ambito dello stesso controllo, è stato accertato che l’uomo aveva omesso l’adozione delle dovute accortezze nella custodia di due fucili da caccia, completi di munizionamento e regolarmente denunciati, rinvenuti dietro un arredo del soggiorno.
Anche in occasione di altro controllo, un ultraottantenne ha omesso l’adozione delle cautele necessarie nella custodia di una pistola, regolarmente denunciata, incorrendo nelle previste sanzioni. Per tale mancanza, anche le restanti armi e munizioni sono state sequestrate, in via cautelare, a titolo amministrativo.
Infine, è stato accertato che un artigiano ha trasportato una pistola semiautomatica cal.7,65 dal comune di pregressa residenza a quello attuale, nel soveratese, senza il preventivo avviso all’Autorità di Pubblica Sicurezza, previsto ai sensi dell’art.34 TULPS, omettendo poi di presentare denuncia.
L’articolo 38 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, lo ricordiamo, prevede che l’Autorità di Pubblica Sicurezza possa effettuare delle verifiche di controllo al fine di assicurare che il detentore delle armi le custodisca in luogo idoneo che offra garanzie di sicurezza. Le sanzioni nelle quali può incorrere il cittadino che non rispetti la normativa sulle armi sono varie e di rilievo: per il porto abusivo di armi proprie si rischia l’arresto da 3 mesi fino 3 anni a seconda delle varie ipotesi, mentre scattano l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro per il porto abusivo di armi improprie ovvero strumenti che hanno la capacità e possono arrecare un’offesa, ma che non siano deputati a tale scopo esempio mazze, tubi, catene, sfere metalliche, martelli, ecc…; per l’omessa denuncia o omessa custodia di armi e munizioni si rischia l’arresto fino ad 1 anno e l’ammenda fino a euro 1.032, oppure la reclusione da 1 a 3 anni; per l’esercizio venatorio nei periodi di chiusura della caccia si applicano, a seconda dei casi, le suddette e le altre disposizioni di legge e di regolamento anche regionale in materia di armi e caccia.
In ogni caso in presenza di violazioni in materia di armi da parte dei legittimi detentori viene inoltrata al Prefetto la richiesta di “divieto di detenzione di armi”. Inoltre, la normativa prevede che, anche per la semplice detenzione di armi, ogni cinque anni si acquisisca certificazione medica dell’ASL che attesti che il richiedente non sia affetto da patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità d’intendere e volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope oppure abusare di alcool. Sono esentati dall’obbligo di presentazione i detentori che siano anche titolari di licenza di porto d’armi (caccia, sportivo, porto difesa personale) in corso di validità. In caso di licenza non più rinnovata, i cinque anni decorrono dalla scadenza dell’ultimo rinnovo.
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