La sede della Regione Calabria

COSENZA – I sindacati Nidil, Cgil Calabria, Felsa, Cisl Calabria, Uiltemp Calabria, Usb Fds Calabria hanno annullato la mobilitazione programmata per giorno 16 a Lamezia Terme, ma hanno chiesto un incontro urgente al presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto per definire alcuni aspetti relativi alla contrattualizzazione dei circa 4mila tirocinanti calabresi.
L’azione sindacale che Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uiltemp Uil e USB FdS stanno portando avanti da mesi e che ha visto la partecipazione attiva di centinaia di lavoratori, ha registrato un primo importante passo per la contrattualizzazione dei tirocinanti calabresi.
«L’interlocuzione costruttiva che abbiamo tenuto con S. E. il Prefetto di Catanzaro, Enrico Ricci, l’Anci Calabria con la Presidente Rosaria Succurro e la giunta regionale con il presidente Roberto Occhiuto e l’Assessore Calabrese, ha posto al centro dell’attenzione politica calabrese una vertenza che coinvolge 4000 lavoratori e le loro famiglie per ritrovare una dignità ed una serenità sociale negata da oltre 10 lunghi anni».
Dopo lo stato di agitazione e astensione dal lavoro dei tirocinanti negli enti locali «e l’incontro con il Prefetto Ricci nella giornata di ieri, in cui era stata preannunciata una mobilitazione di tutti i lavoratori il 16 febbraio a Lamezia Terme, nella notte scorsa è stato approvato l’emendamento riformulato che consente agli Enti Locali della Regione Calabria di avviare selezioni pubbliche per una contrattualizzazione a 18 ore per 18 mesi». 
Pur sottolineando «il grosso passo in avanti, sicuramente non scontato, dobbiamo rilevare che la stessa norma, peraltro ancora non approvata in via definitiva, rimanda ad una copertura economica del tutto insufficiente per concludere l’effettiva contrattualizzazione generale e allo stesso tempo escluderebbe dalla stessa una parte significativa di lavoratori non impegnati negli enti locali».
Alla luce di ciò, come organizzazioni sindacali, «visto il risultato raggiunto, seppur parziale, annunciamo l’annullamento della mobilitazione prevista per giorno 16 a Lamezia Terme, provvedendo a chiedere contestualmente un incontro urgente alla Regione Calabria per superare le criticità riscontrate nella norma appena approvata».
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