CASTROVILLARI (Cs) – La Procura della Repubblica di Castrovillari ha chiesto il rinvio a giudizio per 18 persone, tra cui l’ex sindaco Franco Mundo (accusato di peculato, concussione e truffa): accusati a vario titolo di peculato, concussione, truffa, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, avrebbero cercato di far decadere l’allora consigliere regionale Graziano Di Natale.
Gli indagati sono accusati di presunte irregolarità nella raccolta delle firme per la presentazione della lista “Io resto in Calabria”.
C’è stata una regia occulta che subito dopo le elezioni regionali del 2020 aveva cercato di far decadere l’allora consigliere regionale Graziani Di Natale.
Fiancheggiatori anche locali, di Paola nello specifico, che avrebbero attestato falsamente di essere stati presenti nei seggi elettorali.
La Procura di Castrovillari ha dunque chiesto il rinvio a giudizio di 18 indagati, Di Natale aveva presentato, presso l’Autorità Giudiziaria competente per territorio, atto di querela nei confronti di 13 soggetti residenti nei Comuni di Trebisacce, Albidona, Amendolara e due di Paola che avevano dichiarato di trovarsi nei seggi elettorali di Paola e Amantea ad assistere alle operazioni di scrutinio dalle ore 23.30 alle ore 04.00 circa.
Nell’inchiesta, insieme al sindaco, sono quindi coinvolte 17 persone, indagate, a vario titolo, per peculato, concussione, truffa, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e formazione e/o uso di schede e atti falsi.
Gli indagati avrebbero reso dichiarazioni sostitutive di atto notorio, nelle quali avrebbero attestato falsamente di aver assistito allo scrutinio e di avere riscontrato irregolarità in alcune sezioni di Paola ed Amantea.
Dichiarazioni che servivano per presentare ricorso al Tar Calabria al fine di ottenere, illegittimamente, il riconteggio dei voti.