L'Università di Catanzaro

CATANZARO – Il consigliere comunale Antonio Corsi interviene sui corsi di Laurea univeritari, e in particolar modo su quello di medicina
«L’Umg forse non è in testa alle classifiche come l’Unical, ma sicuramente è l’università più “generosa” d’Italia. Solo un ateneo così generoso poteva riuscire a smembrare il proprio gioiello di famiglia (la facoltà di Medicina e Chirurgia) per favorire la nascita di doppioni e fotocopie a Cosenza e Crotone».
Per Corsi, questi «sono i misteri del mondo universitario. Peraltro, l’ultima operazione a Crotone (che inizialmente prevedeva un accordo con un ateneo privato) è stata delineata e impostata del rettore dell’Unical, dimostrando che le carte sui corsi di Medicina in Calabria le danno a Cosenza».
Quindi «prima si è persa l’esclusività, adesso anche il ruolo di guida. Una cosa però vorrei chiederla al nuovo rettore dell’UMG prof. Giovanni Cuda. Cosa riceve in cambio l’università di Catanzaro di fronte a cotanta “generosità”? Non ci si venga a dire che le contropartite sono le lauree triennali anticipate sulla stampa! Lauree rispettabilissime, ma che avranno pochissimi iscritti e che sicuramente non valgono nemmeno un decimo della “quota” di medicina gentilmente ceduta alle altre province».
Infine: «Non ho niente contro le nuove facoltà a Cosenza e Crotone, ma vogliamo fare sul serio e pretendere per Catanzaro corsi di laurea di peso? Può essere che la mia visione sia troppo pessimista, ma i fatti – al momento – dicono questo».
stefaniasapienza@calabriainchiete.it