La sede storica del Comune di Amantea

AMANTEA (Cs) – L’amministrazione del sindaco Vincenzo Pellegrino si sta rivelando realmente il “nuovo che avanza”, ma nel senso non proprio positivo della frase.

In un tempo non molto lontano i politici solevano incontrare cittadini ed oppositori nella sede istituzionale preposta, ossia il Palazzo Municipale per discutere delle problematiche da affrontare; oppure nelle piazze, attraverso l’organizzazione di dibattiti pubblici.

Oggi no, le cose sono cambiate. Il sindaco comunica attraverso dirette web – a discapito ovviamente di chi non utilizza internet, ossia la popolazione di vecchio stampo, o comunque anziana – e alcuni consiglieri di maggioranza utilizzano quotidianamente i social per redarguire chi manifesta il proprio libero pensiero (sacrosanto e garantito dalla nostra Costituzione) sulle problematiche locali e, magari, facendo della sana critica politica.

Gli scambi di opinione – per non dire scontri – tra politici di maggioranza, semplici cittadini, ed ex politici sono ormai all’ordine del giorno, ma da un pò pare siano divenute sempre più pungenti, al punto da assumere toni ritenuti alquanto “discutibili” per chi riveste un ruolo pubblico.

E all’interno stesso della maggioranza c’è chi non approva detti comportamenti. Un dissenso, questo, manifestato anche pubblicamente (sempre attraverso i social).

E’ accaduto qualche giorno addietro, allorquando un componente di maggioranza ha attaccato senza alcun motivo il sindaco di Lago, su problematiche che non erano state minimamente toccate dall’amministratore pubblico, il quale si era semplicemente limitato a fare gli auguri alla Comunità per il Carnevale.

Eì successo l’altro ieri, allorquando un cittadino stimato e conosciuto di Amantea ha criticato l’operato dell’amministrazione in carica e del gruppo Urban Hub, scatenando l’ira di un consigliere di maggioranza che, tra le altre cose ha scritto: “non sai neanche di cosa parli, continui ad aizzare in maniera spregiudicata pensando che siccome rivestiamo un ruolo istituzionale secondo te non possiamo rispondere, invece ti sbagli di grosso. Ti lascio ai tuoi piccoli ed inutili post di accusa ed aspetto che qualcuno dei nostri hater ti venga in soccorso con la solita subdola ed evanescente pietà da social. Cosa nei sai tu arroccato dietro al tuo cellulare di cosa succede tra noi. Non sai proprio un bel niente e non rappresenti niente. Se pensi che non possiamo rispondere alle accuse becere e vigliacche ti sbagli di grosso”.

Questa è solo una parte di un discorso ben più articolato e corposo, al quale hanno fatto seguito i commenti di diversi “hater” che si sono schierati dalla parte del cittadino.  

Per non parlare, poi, del comportamento tenuto nei confronti della consigliera comunale di minoranza e capogruppo di “Per Amantea”, Emilia Di Tanna che, per aver manifestato in più occasioni il proprio dissenso per il comportamento tenuto dagli amministratori in carica in merito a problematiche di un certo rilievo, è stata letteralmente isolata da sindaco, consiglieri e assessori. 

E pensare che l’ex sindaco Franco Tonnara aveva istituito e adottato il codice etico per gli amministratori comunali, proprio per evitare comportamenti ritenuti poco consoni al ruolo istituzionale ricoperto.

Forse, sarebbe proprio il caso che qualcuno andasse a rispolverare con urgenza quel documento.

stefaniasapienza@calabriainchieste.it

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